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GUARIN: “Farò l’Hamsik, abbiamo fame! Se vogliono rinnovo subito. E Zuniga…”

Tempo di derby d’Italia e Tuttosport ha intervistato Fredy Guarin. Il centrocampista colombiano ha parlato della sfida di domani ma non solo, proiettandosi sul futuro che lui vede solo nerazzurro e su alcuni confronti diretti, come quello...

Daniele Mari

Tempo di derby d'Italia e Tuttosport ha intervistato Fredy Guarin. Il centrocampista colombiano ha parlato della sfida di domani ma non solo, proiettandosi sul futuro che lui vede solo nerazzurro e su alcuni confronti diretti, come quello con il cileno Vidal.

Guarin, tra lei e Vidal là in mezzo si preannunciano scintille. Dica la verità, in campo chi è il più “cattivo” tra voi due?«Mah, siete voi che dovete giudicarlo, io penso soltanto a giocare. Per me è più importante il bene della squadra piuttosto che i paragoni con i diretti avversari: Guarin deve fare il bene dell’Inter, il resto conta poco».

Tra Vidal e Pogba, chi sceglie?«Vidal per l’esperienza, ma Pogba ha davanti a sé davvero un grande futuro. Stiamo parlando di giocatori con caratteristiche diverse, ma con una qualità impressionanti, come peraltro stanno dimostrando partita dopo partita anche in questo inizio di stagione».

Il 3 novembre di un anno fa, battendo la Juventus a Torino, pareva che l’Inter fosse davvero diventata l’anti-Juve. Poi vi siete persi. Come lo spiega?«Tutti sappiamo cos’è successo l’anno scorso. Abbiamo avuto tanti infortuni e poi tutte quelle assenze si sono fatte sentire. E i risultati non sono andati bene».

Perché la Juventus dovrebbe temere questa Inter?«Perché Mazzarri ci ha dato una mentalità nuova, perché stiamo lavorando bene e perché abbiamo fame e voglia di ricominciare a vincere».

Molto è merito di chi ha sostituito Stramaccioni in panchina.«Tutti conoscono come lavora e quali risultati ha fatto Mazzarri in carriera. Sin da Pinzolo abbiamo svolto un gran lavoro e dimostrato con i fatti la voglia che questo gruppo ha di migliorarsi. Il nostro obiettivo è far vedere cose importanti ai tifosi: l’Inter deve tornare là dove merita. In questa squadra, ripeto, c’è tanta voglia di riscatto».

Qual è il segreto di Mazzarri?«Beh, sta attento al minimo dettaglio con ogni giocatore, insiste molto sui particolari perché vuole migliorarci prima singolarmente e quindi come squadra».

Mazzarri vuole fare di lei l’Hamsik dell’Inter. Conferma?«Sì, mi vuole in quel ruolo, ma non mi piace fare paragoni con i colleghi».

Spesso, dalla panchina, l’allenatore la sprona molto...«Tantissimo. Dice che bisogna sempre rimanere concentrati e così mantiene alta la tensione. Credo che questo sia un bene per la squadra: chi è in campo, ma pure chi è in panchina, sa che i suoi input vanno presi in forma positiva. Mazzarri è l’allenatore che può farci tornare a vincere».

Domani tira aria di esame d’alta quota per questa nuova l’Inter. È d’accordo?«Ogni gara, a suo modo, è un esame, ma è ovvio che questa è già una delle partite più importanti della stagione perché la Juventus è un nostro rivale diretto. Ma sono proprio queste le gare ideali per far vedere quanto abbiamo imparato di quello che dice Mazzarri e, più in generale, sono occasioni per far vedere ai nostri tifosi il carattere che possiede questa squadra».

La prima Juventus di Conte, anche grazie al fatto di non giocare le Coppe europee, ha vinto lo scudetto. Trova che ci siano analogie tra quella squadra e questa Inter?«Un club come l’Inter dovrebbe giocare tutte le competizioni, pure in Europa. Ora abbiamo soltanto il campionato e dobbiamo dimostrare, giornata dopo giornata, la nostra voglia di ricominciare a vincere».

Che idea si è fatto delle tante polemiche tra Conte e Mazzarri?«Ogni allenatore ha il suo carattere e pensa al bene della sua squadra. Questa è una gara particolare che tutti vogliono vincere, è normale che in certe sfide tanto importanti ci sia grande agonismo».

Un pregio dell’Inter?«Cercare sempre di mettere in pratica sul campo quello che vuole Mazzarri».

Uno della Juventus?«Il gioco, il collettivo. Si vede che hanno da tre anni lo stesso allenatore».

L’Inter è già da scudetto?«Non bisogna dirlo, ma dimostrare in campo quello che vogliamo fare».

Per chi conta di più questa partita?«Per entrambe: loro verranno a Milano per vincere, mentre noi giochiamo in casa e abbiamo tanta voglia di cominciare a fare vedere quello che vogliamo. L’Inter è preparata per vincere tutte le partite, anche quelle difficili come questa».

Avesse la bacchetta magica, chi toglierebbe alla Juventus?«Buffon. Sarebbe decisamente tutto più facile quando si tira in porta...».

L’effetto San Siro può essere un fattore in più a vostro favore?«Vedere l’entusiasmo dei tifosi ci tocca il cuore e regala tante motivazioni. Faremo il massimo per regalare a loro una grande partita».

Con chi scambierà maglia?«Un amico mi ha chiesto quella di Pirlo».

Il suo contratto scadrà nel giugno 2016: avete già iniziato a parlare del futuro?«Se la società mi dice che vuole rinnovare il contratto, lo faccio subito. È il mio sogno, voglio continuare a giocare a lungo nell’Inter».

Quest’estate si è molto parlato di lei come di un big sacrificabile per fare cassa. Come ha vissuto certe voci?«Sono rimasto tranquillo perché sono io che decido dove vado. Io lavoro per essere sempre sicuro di giocare dove voglio».

In Nazionale, è riuscito a convincere Zuniga a scegliere l’Inter? «Con Camilo parliamo tanto quando siamo insieme. È un amico e mi piacerebbe da interista vedere all’Inter un talento come lui. Poi è ovvio che la decisione finale su dove giocare in futuro dovrà prenderla lui».

A proposito, qual è il suo sogno da... interista?«Far sì che questa squadra torni al top, come è stato nell’epoca di Mourinho. E per iniziare, bisogna vincere il campionato»