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Guarin: “Il mio momento arriverà . In Italia spazi più stretti. Crediamo nel terzo posto”

La sua condizione fisica migliora giorno dopo giorno, il suo italiano pure. “Ma fortunatamente in campo si parla con la palla…”, dice Fredy Guarin sorridendo. Nonostante i progressi con la nostra lingua, il miglior modo di...

Eva A. Provenzano

La sua condizione fisica migliora giorno dopo giorno, il suo italiano pure. "Ma fortunatamente in campo si parla con la palla...", dice Fredy Guarin sorridendo. Nonostante i progressi con la nostra lingua, il miglior modo di esprimersi è ovvio che per lui rimanga sempre quello col pallone.

Alla vigilia di Udinese-Inter, il Guarosi confessa nel corso di 'A tu per tu', con Roberto Scarpini, e spiega: "Mi sento bene, ogni giorno meglio. Continuo a lavorare per raggiungere la migliore condizione, per arrivare a un livello che mi consenta di fare la differenza, aiutare la squadra. Aspetto questo momento: sono al servizio della squadra. Voglio dimostrare di poter fare bene e lo farò. Vedrete, arriverà il mio momento", promette il centrocampista.

Intanto il Guaro va sempre più alla scoperta del 'pianeta Italia' e non solo da un punto di vista linguistico ("Cerco di parlare in italiano per migliorare ma a volte, quando non capisco, mi viene da aiutarmi in spagnolo: Cordoba in questo mi aiuta molto"), perché anche il modo di fare calcio presenta delle diversità: "Perché qui in Italia bisogna abituarsi a giocare in spazi più stretti, le marcature sono più strette: ma imparerò, mi adatterò".

Guarin si concentra poi sulla gara di domani, contro l' Udinese, uno scontro diretto che può voler dire molto: "Per noi è importante, molto importante, come del resto lo è anche per loro. Per quanto ci riguarda c'è l'opportunità di salire in classifica, sarebbero tre punti importantissimi per il nostro obiettivo, il terzo posto. Dobbiamo vincere e ce la metteremo tutta per farlo".

Un pensiero, poi, per Piermario Morosini: "Quanto è accaduto mi ha toccato molto - dice Guarin -, vedere qualcuno che vive lo stesso tipo di vita che vivi tu, fatto della stessa passione, venire a mancare così, un ragazzo così giovane: ho provato dolore, anche se non lo conoscevo personalmente".