Francesco Guidolin, con l’Inter ancora sullo stomaco, fa un’autodenuncia al limite dell’eroico: «Sono stato un asino. Purtroppo è così. E la colpa è mia, sono io che detto le linee guida. Di certo c’è che condizione fisica è buona, dal punto di vista generale, e che questo particolare non è negativo, anzi, è positivo: stiamo bene».Ebbene l’Inter vi ha macinato in contropiede: faticavate quasi a rientrare.«No, penso che sull’1-1 non abbiamo accettato che l’Inter potesse pareggiare: invece dovevamo stare tranquilli, non perdere il nostro equilibrio a metà campo per tornare a giocare come abbiamo fatto nei primi minuti».Il doppio trequartista schierato dai nerazzurri, tuttavia, è stato l’arma che vi ha sorpreso.«Il doppio trequartista ci ha sorpreso? Dopo i gol. E prima no? No, bisognava solo stare calmi. Lo sapevamo, lo conoscevamo il 3-4-2-1. E io sono stato un asino in questo: non ho saputo tenere tranquilli i ragazzi. Eppure, nonostante il doppio svantaggio ero convinto che potevamo riaprirla».
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Guidolin: «Sono stato un asino. La colpa è mia»
Francesco Guidolin, con l’Inter ancora sullo stomaco, fa un’autodenuncia al limite dell’eroico: «Sono stato un asino. Purtroppo è così. E la colpa è mia, sono io che detto le linee guida. Di certo c’è che condizione fisica è buona,...
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