Il solito Giornale: “Torna la Champions e torna il Caso Inter”

Torna la Champions e torna la Russia. Di partite con le squadre della Nazione più fredda d'Europa ce ne sono tante nel passato dell'Inter. Il Giornale ripesca quella contro il Lokomotiv Mosca del 21 ottobre 2003 quando in panchina - dopo l'esonero di Cuper - c'era Corrado Verdelli in attesa dell'arrivo di Alberto Zaccheroni. Brutti ricordi per gli interisti che arrivano da un cambio in panchina, ma certo Claudio Ranieri non è il traghettatore di questa storia. 

Quello che fa il quotidiano di Milano è un viaggio nei problemi impellenti della squadra nerazzurra: "Il club milanese deve guadagnare punti e allo stesso tempo mettere insieme una formazione decente tra infortuni e fuori lista", scrive il giornalista Riccardo Signori. 

Ovvio il riferimento al 'caso Forlan', ma anche Sulley Muntari non può essere convocato e "Ranieri - assicura 'Il Giornale' - non era stato avvertito. Sarà bene che Moratti prenda appunti e a fine stagione cominci a rivistare l'apparato dirigenziale, serve gente che conosce le regole Uefa e che comunichi all'allenatore tutto quello che deve sapere. Circola il nome di Montali, ma non solo. Serve miglior comunicazione con il mondo esterno, qualcuno che ci azzecchi subito nelle valutazioni mediche. L'allenatore ha già scoperto il caso Inter quel famoso dietro le quinte che spesso è all’origine di molti mali nerazzurri: troppe anime e troppe guerriglie". 

I precedenti storici sono a favori dell'Inter che ha vinto quattro partite su quattro giocate contro il Cska. "Ma allora - continua Signori - c'erano Ibra, un giovane Cambiasso e uno Sneijder che nella capitale segnò il gol vittoria nei quarti di finale". Se consideriamo che era solo un anno e mezzo fa proprio non riusciamo a vedere El Cuchu che gira in mezzo al campo con il bastone. 

In ogni caso Ranieri potrà contare almeno su Diego Milito e Giampaolo Pazzini e avrà Mauro Zarate come alternativa. Il mister lo sa, è necessario tornare a far punti anche in Europa.

"L'Inter non può permettersi di perdere - conclude l'articolo de 'Il Giornale' - soprattutto ora che ha riscoperto il vecchio stile". C'è chi invece lo stile 'astioso', 'rigido' e 'contrastante', nei confronti dell'Inter, non lo ha perso mai.