Xavier Jacobelli commenta così la vittoria dell'Inter alla prima di Leo: "Leonardo non poteva vivere un esordio più esaltante sulla panchina dell'Inter. Quei cinque trofei allineati al centro del campo l'uno accanto all'altro prima del calcio d'inizio, gli applausi scroscianti dei nuovi tifosi, la micidiale doppietta di Thiago Motta, il sigillo di Cambiasso, l'impressione generale che i campioni siano tornati quelli di un tempo" e ancora sull'allenatore: "Leonardo è così onesto da essere il primo a non ascrivere a se stesso meriti che non ha: in una settimana il brasiliano non ha fatto miracoli alla Pinetina. Semplicemente, ha dato la scossa ad un gruppo di giocatori che aveva speso troppo tempo a fare la guerra a Benitez, dimenticandosi di essere l'Inter. Una squadra che può ancora vincere lo scudetto e può rivincere la Champions, dimostrando come la colpa dell'autunno nero 2010 non fosse tutta di Benitez. Che, certo, ci ha messo del suo, altrimenti Thiago Motta non sarebbe tornato ai suoi livelli immediatamente dopo la cacciata di Rafa; per non dire di Cambiasso che con Benitez non ha mai avuto rapporti idilliaci. Ora che l'Epifania interista si è compiuta, conta solo insistere. E il feeling di Leonardo con la squadra e con i tifosi è stato talmente immediato che per quest'Inter nulla è impossibile. Purchè ci creda" conclude Mister X dalle pagine del suo blog.
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Jacobelli: “Il ruggito di Leo sveglia l’Inter. Benitez? Non aveva tutte le colpe”
Xavier Jacobelli commenta così la vittoria dell’Inter alla prima di Leo: “Leonardo non poteva vivere un esordio più esaltante sulla panchina dell’Inter. Quei cinque trofei allineati al centro del campo l’uno accanto...
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