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Maicon: “Inter? Non investiva più. Mancini e Mourinho…”

Non lascerà il Manchester City nonostante il problema al ginocchio che gli ha fatto giocare solo undici partite. E vuole riprendersi la Nazionale Brasiliana e giocare nel 2014. L’ex terzino nerazzurro Maicon ha parlato di questo e di tanto...

Eva A. Provenzano

Non lascerà il Manchester City nonostante il problema al ginocchio che gli ha fatto giocare solo undici partite. E vuole riprendersi la Nazionale Brasiliana e giocare nel 2014. L'ex terzino nerazzurro Maicon ha parlato di questo e di tanto altro al quotidiano brasiliano 'Lancenet' e tra le domande che gli sono state poste ci sono anche quelle che hanno a che fare con l'Inter. Ecco cosa ha detto:

In che misura la crisi finanziaria in Italia, ha colpito il calcio nel paese, in particolare l'Inter?

Il calcio ha bisogno di investimenti e di pianificazione a lungo termine. E' necessario investire e quando non si fa diventa tutto più complicato. La crisi del Paese e lo scandalo che è accaduto pochi anni fa in Italia, ha influenzato l'indebolimento dei club.

Hai avuto l'opportunità di lavorare con Mourinho. Come è vivere con lui? In che misura è stato importante per lo sviluppo del tuo gioco?

Io non sono bravo a parlare dell'allenatore, non sono uno di quelli che lascia molte dichiarazioni. Cerco di concentrarmi di più sul mio lavoro. Ma Mourinho è un artista. Sa dirigere e motivare una squadra, soprattutto nelle partite importanti. E' stato un piacere lavorare con lui.

 

Il fatto che avevi già lavorato con Roberto Mancini all'Inter quanto ha influenzato la tua scelta di andare al City?

Certo. Il fatto che l'allenatore si conosce già e ci hai già lavorato aiuta molto. Questo è stato anche uno dei fattori che mi ha fatto chiudere con il Manchester. Dopo sei anni in Italia ho dovuto cambiare club e la sua presenza ha aiutato molto.