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Mamma Mancini: “Mi diceva: all’Inter non ci torno più. Ma ora li farà  resuscitare…”

Nel giorno del 50° compleanno di Roberto Mancini, Sky ha invitato telefonicamente Marianna Mancini, mamma dell’allenatore nerazzurro, a raccontare alcuni aneddoti sul figlio festeggiato. Ecco le parole di mamma Mancini: “Gli faccio...

Dario Di Noi

Nel giorno del 50° compleanno di Roberto Mancini, Sky ha invitato telefonicamente Marianna Mancini, mamma dell'allenatore nerazzurro, a raccontare alcuni aneddoti sul figlio festeggiato.

Ecco le parole di mamma Mancini: "Gli faccio l'augurio più bello, di andare avanti il più possibile e di credere sempre in se stesso e nell'onestà che lo ha sempre contraddistinto in tutte le situazioni. Regalo? Non lo dico se no non è più una sorpresa, ma un regalo ci sarà. Roberto appena nato? Le impressioni di quel giorno sono indelebili, non le dimenticherò mai. In ospedale c'erano 25 bambine appena nate e il primo maschio è stato lui. Era grossissimo, pesava 5,1 kg, siamo rimasti scioccati, sembrava un bambino di 6 mesi. Lui e il calcio? Era mio marito a credere più di tutti in Roberto. Io ero più per la scuola, mi sarebbe piaciuto vederlo studiare di più. Ma lui era malato, malato di pallone. Le partite le seguivo sempre, sempre anche se non volevo, ma li seguivo per forza. Era talmente gioioso nel suo modo di palleggiare che ti spronava sempre a guardarlo. La prima volta che rimasi scioccata a vederlo giocava a Bologna: una partita con un sacco di neve. Giocava contro l'Avellino, voleva far gol ma gli avversari non lo facevano passare. Diedi l'ombrello a uno dell'Avellino per farlo riparare dalla neve, e questo diceva 'spaccagli la gamba, non lo far andare in porta'. E io: 'Scusa però, se fai così io te lo porto via l'ombrello'. Mio figlio cercava di entrare in porta e questo diceva certe cose. Alla fine ce l'ha fatta a fare gol, sì sì".

Marianna ha parlato poi del ritorno del Mancio all'Inter, svelando particolari interessanti: "Se mi aspettavo il ritorno all'Inter? No no, onestamente no, perchè quando io gli facevo questa domanda lui mi diceva 'No no, io non ci ritorno più'. E io: 'Ma dai, se uno poi ti chiede scusa per quello che è successo...', ma lui mi diceva 'no no', e invece alla fine è andata così e sono contenta. Cosa farà ora con l'Inter? Lui in genere resuscita i morti, quindi penso che farà la stessa cosa che ha fatto la prima volta che è stato lì. Ci vorrà un po' di tempo, ma è andato e ha dovuto come sempre ricominciare da capo. Caratterino? Ce lo aveva anche da ragazzino, è un po' come me. Ha carattere un po' fortino, ma è una persona buona e leale. Chi non lo conosce non lo sa, vede l'immagine e non sa com'è come persona, non lo possono capire".