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Mazzarri: “Sono un gran lavoratore e per questo sembro antipatico”

Esce oggi nelle librerie edito da Rizzoli, il libro di Walter Mazzarri “Il meglio deve ancora venire”, che il tecnico nerazzurro ha scritto con la collaborazione del giornalista Sky, Alessandro Alciato. Mazzarri, ispirato da Ligabue, da cui si...

Riccardo Fusato

Esce oggi nelle librerie edito da Rizzoli, il libro di Walter Mazzarri “Il meglio deve ancora venire”, che il tecnico nerazzurro ha scritto con la collaborazione del giornalista Sky, Alessandro Alciato.

Mazzarri, ispirato da Ligabue, da cui si è ispirato per il titolo del libro, parla del suo lavoro: ”Perché Ligabue? Perché fa musica di carattere: non è un cantante morbido, mi pare un passionale come me. Non sono solito aprire la mia sfera personale, dunque non avevo mai pensato di scrivere un libro: l’ho dedicato a mio figlio Gabriele, ma è come se attraverso queste 203 pagine avessi anche voluto raccontargli cosa ha fatto suo padre in tutti gli anni in cui gli è stato vicino meno di quanto avrebbe voluto. Per fare calcio come l’ho fatto, sono orgoglioso di aver rinunciato a tutto tranne che a una cosa: il tempo che avrei potuto e dovuto dedicare a mio figlio. Sono un maniaco dei particolari, Vengo scambiato per antipatico?  se lo sembro, è solo perché faccio di tutto per far rendere al meglio la squadra che alleno. Quando fisso un orizzonte non voglio arrivare lì, ma un metro più in là: un centimetro non mi basterebbe”