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Nagatomo: “Sono molto legato al Cesena ma indossare la maglia dell’Inter è …”

“Ho iniziato ad amare l’Italia grazie al Cesena, grazie all’esperienza che ho fatto lì. Mi sento molto legato al Cesena, ma è ovvio che quello che desidero per domani è la vittoria dell’Inter”: parole di Yuto...

Alessandro De Felice

"Ho iniziato ad amare l'Italia grazie al Cesena, grazie all'esperienza che ho fatto lì. Mi sento molto legato al Cesena, ma è ovvio che quello che desidero per domani è la vittoria dell'Inter": parole di Yuto Nagatomo, pronto a ritornare nello stadio che l'ha ospitato per sei mesi, affrontando la sua ex squadra, alla quale non nasconde di essere ancora molto legato.

Tra i giocatori del Cesena con cui Nagatomo è rimasto più amico - racconta il terzino ai microfoni di Inter Channel nel corso di A tu per tu con Roberto Scarpini - "ci sono Marco Parolo ed Emanuele Giaccherini: stavamo sempre insieme, mi hanno aiutato molto ad inserirmi". Proprio come all'Inter hanno fatto "Wesley Sneijder e Marco Materazzi: scherzo molto con loro e mi aiutano sempre tanto".

Nagatomo, nel giro di pochissimo, è entrato anche nel cuore dei tifosi dell'Inter: "Non immaginavo - ammette - che sarei stato subito così amato dai tifosi nerazzurri, sono contentissimo e orgoglioso di questo. E non smetterò mai di cercare di fare del mio meglio per dimostrare le mie qualità e rendere i tifosi felici di me. Per me indossare la maglia dell'Inter è un grande orgoglio, scendere in campo con la maglia nerazzurra è un onore".

E prima è stato anche un sogno, tanto che Yuto racconta che all'inizio quasi non ci aveva creduto che il suo trasferimento a Milano sarebbe stato possibile: "Quando il mio procuratore mi ha telefonato per dirmi dell'Inter ho pensato che fosse uno scherzo, poi mi sono reso conto che invece era tutto vero e ho provato una gioia enorme".

Adesso che c'è da affrontare il Cesena, Nagatomo svela un altro sogno, quando gli viene chiesto se prevede un suo cross vincente oppure un suo gol: "Posso fare tutte e due le cose, no? Prima un cross per una rete di un compagno e poi un gol... non sarebbe male...", sorride Yuto.