Alfredo Pedullà, nel suo solito editoriale su datasport.it, trova ingenerose le critiche a Rafa Benitez ma non le risparmia al Presidente Moratti.
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Pedullà : “Criticare Benitez è stato inopportuno e abbastanza volgare”
Alfredo Pedullà, nel suo solito editoriale su datasport.it, trova ingenerose le critiche a Rafa Benitez ma non le risparmia al Presidente Moratti. “Massimo Moratti mi ha deluso. Dopo aver dedicato buona parte del tempo recente alle...
"Massimo Moratti mi ha deluso. Dopo aver dedicato buona parte del tempo recente alle dichiarazioni sull’acquisto imminente (?) di Messi, ha preso metaforicamente il fucile e ha sparato su Rafa Benitez. Gli ha dato gran parte delle responsabilità del momento difficile dell’ Inter. Ho detto difficile, niente di più. Nessuno parla di crisi irrisolvibile e di proiezioni negative. Ma criticare Benitez è stato inopportuno e abbastanza volgare. Rafa non ha reagito, ha quasi avallato: è un gran signore che ha avuto il torto di accettare tutto quello che gli hanno dato (nessun acquisto). Sarebbe più giusto elencare gli errori di Moratti, alcuni importanti. Primo punto: il mercato. Moratti ha tirato i remi in barca, ha deciso di fare zero. Quando Benitez, dopo lo 0-0 di Bologna, aveva confidato di aspettare con fiducia le ultime ore di trattative per avere almeno un regalo, evidentemente non sapeva che Moratti aveva chiuso la porta. Lo chiamano fair-play finanziario, lasciamo perdere. Il presidente avrebbe potuto avvertire il suo allenatore che non avrebbe scucito un euro. Sarebbe stato opportuno per evitare incomprensioni: Benitez aspetta un rinforzo e lo dichiara sui giornali, Moratti ha già deciso di non darglielo e non glielo comunica. Succube del mito Mourinho e dei fior di milioni scuciti per Quaresma (anche un cieco sapeva che sarebbero stati soldi buttati dalla finestra), il buon Massimo ha lasciato Benitez in braghe di tela. Con tutti i tecnici freschi di nomina si era comportato diversamente.
Secondo punto: Maicon. Chiedere 30 milioni per un quasi trentenne è stato un errore. Perché Maicon ormai si sentiva del Real. I risultati sono sotto gli occhi di tutti: Maicon non incide, è scarico e demotivato. Se oggi Moratti lo mettesse sul mercato, prenderebbe più di venti milioni?
Terzo punto: i contratti. Un balletto infinito. Milito prima sì, poi no, poi sì. Sneijder e i troppi rinvii. Sarà una sensazione, ma temo che Moratti abbia messo in preventivo un’eventuale stagione di transizione. Altrimenti non avrebbe commesso questi errori. La famosa pancia piena: può succedere anche a un presidente sempre sul pezzo. Però, arriviamo al dunque. Pensare che sia colpa soltanto di Benitez è una sintesi ingiusta. Già Chivu l’ha mandato a quel paese un paio di volte, evento più unico che raro. Le parole di Moratti delegittimano Rafa, di sicuro non lo rafforzano. E se il numero uno pensasse agli effetti, probabilmente conterebbe fino a dieci prima di parlare. Libero di cambiare allenatore a giugno. Ma siamo appena a novembre: che senso ha?"
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