L'allenatore della Nazionale italiana di calcio Cesare Prandelli, ha commentato la situazione di classifica attuale della Serie A.La Juve è prima, la situazione è compromessa?«Se allenassi una inseguitrice farei di tutto per creare continuità. Basta una partita per trovare entusiasmo e convinzione, come fece l’Inter a Torino. Poi bisogna continuare».Cosa ha la Juve in più rispetto alle altre?«Solidità, tranquillità e convinzione. È molto difficile contrastarla e se continua così non resterà che applaudirla».Pensa che lo strapotere della Juve abbia appiattito il gioco?«No, si cerca il calcio propositivo che prima mancava. Ho letto e sentito i commenti per Roma-Fiorentina, in cui si esaltava lo spettacolo senza soffermarsi sugli errori commessi in difesa come sarebbe successo pochi anni fa. La mentalità sta cambiando».Il giovane più sorprendente?«El Shaarawy. Mi ha sorpreso come si è assunto responsabilità pesanti in un momento difficile per una squadra di primo piano com’è il Milan. A 20 anni non è da tutti. Vuol dire che ha spessore morale oltre che tecnico. E un altro giovane di grandi prospettive è De Sciglio».Cassano ha chiuso con la Nazionale?«La Nazionale gli deve molto perché l’ha trascinata all’Europeo e io l’ho ripagato portandolo nonostante quello che ha avuto. Adesso tocca ad altri ma se alla vigilia dei Mondiali Antonio farà buone cose con l’Inter lo chiamerò come ho fatto con Di Natale».Finisce un anno importante. Che partita conserverà nel ricordo?«La semifinale europea con la Germania per ciò che ha suscitato. Però da tecnico mi tengo stretta la prima partitapareggiata con la Spagna: ci hanno apprezzato in tanti».
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