La delusione per una trattativa che sembrava destinata a finire in un mondo e invece adesso si è arenata, spinge il presidente Enrico Preziosi a sfogarsi ai microfoni dei giornalisti. Mattia Destro, adesso si che è un caso. Il Siena ha deciso di riscattare la sua metà e ha di fatto limitato lo spazio di manovra dei rossoblù che avevano già un accordo (non scritto) con l'Inter.
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Preziosi e il peso della parola data: “Di Destro se ne riparla a gennaio…”.
La delusione per una trattativa che sembrava destinata a finire in un mondo e invece adesso si è arenata, spinge il presidente Enrico Preziosi a sfogarsi ai microfoni dei giornalisti. Mattia Destro, adesso si che è un caso. Il Siena ha deciso...
Il patron del club genoano sembra molto amareggiato e arriva a fare una provocazione: "Di Destro si parlerà a gennaio o nel mercato dell'anno prossimo. I diritti sportivi ce l'ha il Siena e allora al cento per cento resterà al Siena. La macchina la guidavamo noi, l'accordo non si è fatto e io ora non posso permettere che i patti che io ho stretto vengano disattesi. Oggi il giocatore del Siena e io non accetterò un'altra squadra che non sia quella che avevo deciso io. Se è l'Inter? Quella che avevo deciso io".
Non nomina mai direttamente Massimo Moratti, ma è proprio con lui che c'era una specie di accordo morale. Nel momento in cui gli ha ceduto Destro (che allora era un promettente giovane della Primavera), nell'affare Ranocchia, il patron nerazzurro si era fatto promettere che in caso di ripensamento avrebbe avuto la priorità su qualsiasi altra squadra. E adesso serve un colpo ad effetto per sbrogliare questa matassa. La sensazione è che non si arriverà ad una soluzione in tempi brevi.
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