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Sacchi:”Stramaccioni lo volevamo per l’Under 17. Ora quello che serve…”

Arrigo Sacchi, attuale coordinatore delle Nazionali giovanili, in collegamento telefonico con Sky Sport 24 ha commentato la decisione dell’ Inter di affidare la panchina nerazzurra ad Andrea Stramaccioni dopo il divorzio con Claudio Ranieri:...

Francesco Parrone

Arrigo Sacchi, attuale coordinatore delle Nazionali giovanili, in collegamento telefonico con Sky Sport 24 ha commentato la decisione dell' Inter di affidare la panchina nerazzurra ad Andrea Stramaccioni dopo il divorzio con Claudio Ranieri: "Spero che non sia una scelta dettata dall'emotività del momento. Insieme ai componenti del Club Italia. lo volevamo sulla panchina della Nazionale Under 17. E' un giovane interessante, sta lavorando bene in un Paese che purtroppo non investe sui giovani quanto meriterebbero. E' uno degli allenatori più preparati, gli auguro ogni fortuna e credo che abbia la possibilità di far bene".

Tuttavia Sacchi predica calma:"Un allenatore non è un mago, ha bisogno di un ambiente sereno e tranquillo, con un progetto a lungo termine e con giocatori funzionali al proprio gioco oltre che, magari, complementari".All' Inter hanno già fallito, in questa stagione, Gasperini e Ranieri. "Era tra le squadre candidate al titolo - dice Sacchi -, ma nel calcio non contano solo gli aspetti tecnici, ci sono le motivazioni e altri elementi fondamentali. L'allenatore è come un direttore d'orchestra e se a Riccardo Muti danno musicisti non adeguati...".

Sacchi fa un altro esempio. "Il Barcellona è una squadra ancora giovane ed è la compagine che permette a questo sport di essere ancora attrattivo, il Barca è la massima espressione dell'evoluzione, del modernismo, in quella squadra c'è armonia, melodia, c'è di tutto e di più. Lì tutti i giocatori si esaltano - conclude Sacchi -, lo stesso Messi è straordinario nel Barcellona, è bravo ma non altrettanto straordinario nell'Argentina".