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Samuel: “Mi chiamano il muro, è imbarazzante. Quello che ho vinto…”

Gli occhi azzurri e da combattente e tanta umiltà. Così Walter Samuel si è presentato al Basilea. L’ex muro nerazzurro (“Mi chiamano così ma è un po’ imbarazzante perché esagerato, ma i tifosi mi chiamano...

Eva A. Provenzano

Gli occhi azzurri e da combattente e tanta umiltà. Così Walter Samuel si è presentato al Basilea. L'ex muro nerazzurro ("Mi chiamano così ma è un po' imbarazzante perché esagerato, ma i tifosi mi chiamano così...", dice) ha impressionato tutti per come si è posto nei confronti della stampa svizzera: "Quello che ho vinto ormai è passato. Sono grato per la possibilità di Basilea mi ha dato. Abbiamo trovato un accordo molto rapidamente, in due-tre giorni di trattative abbiamo deciso. Sono passato in un piccolo club? Non mi interessa quello che si dice. Personalmente, ho ricevuto solo complimenti per il mio trasferimento. L'FC Basel gode di una grande reputazione. Penso di avere altri due anni di calcio ad un buon livello ancora da fare. Al massimo eh? (sorride.ndr)".

E a proposito della sua nuova esperienza aggiunge: "Abbiamo una rosa molto ampia, una squadra forte. Ma il campionato è lungo e c'è anche la Champions League. Avremo bisogno di un sacco di giocatori. Come sto? Cerco di essere il più veloce possibile in forma, ma ho bisogno di tempo. Cosa c'è di diverso negli altri campionati? Non si possono confrontare. Non sono qui per i soldi, ma perché sono ancora molto motivato. Voglio vincere la Coppa e il campionato e andare lontano in Champions League".