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Severgnini: “Le quattro virtù che servono all’Inter per continuare a vincere…”

Questa mattina il giornalista tifoso dell’Inter Beppe Severgnini ha parlato della squadra nerazzurra nella sua rubrica ‘Sport Italians’. E per parlarne usa le quattro virtù cardinali: Prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Secondo lo...

Eva A. Provenzano

Questa mattina il giornalista tifoso dell’Inter Beppe Severgnini ha parlato della squadra nerazzurra nella sua rubrica ‘Sport Italians’. E per parlarne usa le quattro virtù cardinali: Prudenza, giustizia, fortezza e temperanza. Secondo lo scrittore interista la Beneamata “deve possederle tutte, se vuole continuare a vincere”.

PRUDENZA – “E’ la virtù che insegna ‘qual è il nostro vero bene e ci aiuta a scegliere i mezzi adeguati per attuarlo’. Traduzione, dobbiamo capire in fretta se abbiamo le risorse – fisiche e nervose – per puntare tutti gli obiettivi, come nel 2010. Oppure dobbiamo sceglierne uno, non sarà facile. Questa Lazio non sembra la squadra che uccide il campionato a gennaio. La Juve è tosta e ha ritrovato la testa. Il Milan scricchiola come una vecchia diligenza, ma resterà in corsa, considerati i cavalli la davanti”.

GIUSTIZIA – “Non c’è solo quella sportiva e quella ordinaria: la giustizia è una virtù cardinale. Consiste nella volontà di fare e dare ciò che dovuto. Lo scudetto del 2006, per esempio, va restituito? Direi di no. Parziale risarcimento del danno. È poco? Probabilmente: ma bisogna essere magnanimi ed accontentarsi”.

FORTEZZA – “Assicura, nelle difficoltà, la fermezza e la costanza nella ricerca del bene. Abbiamo bisogno di rinforzi? Bè, Cavani e Kuyt sarebbero stati manna dal cielo perché i nostri esterni alti sono contati (e giovanissimi). Ma abbiamo due ottimi portieri, due validi terzini sinistri, Maicon e Zanetti (se serve) a destra, due magnifici centravanti e due trequartisti eccellenti (Sneijder e Coutinho). I centrocampisti li abbiamo, solo che sono infortunati. Ma se Cambiasso, Stankovic, Thiago Motta e Pandev tornano che fai? Li tieni fuori?”.

TEMPERANZA – Mancini e Mou hanno sudato, all’inizio. Diamo tempo a Frà Benitez. L’impazienza è una brutta bestia: Moratti l’ha conosciuta ed è stato morso in passato. Calma. Ogni tanto, guardando l’Inter, si vedono sprazzi di gioco purissimo. I calciatori non sono materiale usa e getta: l’immenso Milito – scommettiamo? – ci darà ancora soddisfazioni. Muntari – uno che passa rasoterra come pochi – è tornato. E Coutinho va fatto giocare: come ha fatto il Barcellona con Messi e non ha fatto la Juve con Giovinco. Il bimbo ha fatto più assist in sette partite che molti colleghi in due stagioni. Amen”.