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Simoni, addio al calcio: “Ceccarini mi ha tolto quel double. Se rivedo Moratti…”

In effetti sarebbe stata doppietta. Nel ’98 Gigi Simoni ha conquistato con l’ Inter una coppa Uefa e ha sfiorato lo scudetto. Quando si pensa a quell’anno non si può dimenticare il fallo in area di Iuliano su Ronaldo, il rigore...

Eva A. Provenzano

In effetti sarebbe stata doppietta. Nel '98 Gigi Simoni ha conquistato con l' Inter una coppa Uefa e ha sfiorato lo scudetto. Quando si pensa a quell'anno non si può dimenticare il fallo in area di Iuliano su Ronaldo, il rigore non concesso ai nerazzurri di Ceccarini che però subito dopo dà rigore a Del Piero nell'area opposta. "Ceccarini mi ha cambiato la vita. Con quel rigore avrei potuto vincere Scudetto e Coppa Uefa in un solo anno. Sono stato defraudato dalla possibilità di fare l'accoppiata e probabilmente oggi sarei ancora in un grande club".

Dice addio al Gubbio, l'ex allenatore interista e dice anche addio al calcio: "Me lo riprometto, ma poi magari ci ricasco". Il pallone è così, non riesci mai a smettere di inseguirlo.

Tra i suoi ricordi un posto speciale è riservato a Massimo Moratti che pur avendolo esonerato gli ha dato molto: "Non posso che essere riconoscente nei confronti del presidente perché lui mi ha scelto per allenare i suoi campioni". I due si incroceranno alle Final Eight della Primavera, sabato sera: "Se lo vedrò, lo saluterò con immenso piacere", confessa Simoni.

Entra in conferenza stampa intonando 'buongiorno tristezza'. E' sempre un giorno triste per chi dice addio alla sua passione più grande, ma l'allenatore aggiunge anche: "a volte sono stato defraudato, ma ci sono episodi ed eventi che mi hanno aiutato. Ho lasciato casa a 15 anni, ho vinto 14 tornei da calciatore, da tecnico e direttore tecnico. A 73 anni sono qui a raccontarlo e non posso che esserne felice".