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Solite invenzioni: “Zanetti è un caso, deluso dall’Inter”. Macché…

Non erano bastate le voci sui mal di pancia di Cassano, gli attentati degli argentini nei suoi confronti per farlo fuori dalla Pinetina e la lite tra Cambiasso e Stramaccioni. Adesso pure Zanetti e il suo ritiro dal calcio giocato sono diventati...

Eva A. Provenzano

Non erano bastate le voci sui mal di pancia di Cassano, gli attentati degli argentini nei suoi confronti per farlo fuori dalla Pinetina e la lite tra Cambiasso e Stramaccioni. Adesso pure Zanetti e il suo ritiro dal calcio giocato sono diventati 'un caso'. Sarà che chi tifa Inter ci è abituato a sentire certe cose, ma può essere il capitano arrabbiato per la panchina contro il Siena? Secondo 'Qs' si: sarebbe talmente deluso da meditare il ritiro. Addirittura, meditare il ritiro per una panchina in quattro anni? 

Questo il titolo dell'articolo del quotidiano nazionale: "Zanetti medita l’addio. Il capitano infuriato per l’esclusione contro il Siena, pensa di lasciare". 

Siamo certi che questa notizia spiazzerà Javier come ha spiazzato noi. Ieri, all'undicesimo compleanno della Fondazione Pupi, l'argentino ai microfoni di Sky ha detto: "Sinceramente, ancora non lo so. Mi auguro di finire al meglio questa stagione vincendo qualcosa di importante. Poi, mi siederò a un tavolo con la famiglia Moratti e la mia famiglia e si deciderà cosa fare nel futuro. Io adesso mi sento bene e utile all'Inter, vedremo. Non lo so se sarà l'ultimo anno, vedremo a fine stagione".

Intanto vorremmo capire cosa c'è di diverso in queste dichiarazioni rispetto a quelle rilasciate ai giornalisti già ad inizio stagione quando più volte ha spiegato che non sa ancora se questa sarà la sua ultima sul campo, ma deciderà a giugno 2013. Per noi non c'è nulla di nuovo. 

Inoltre, sempre ieri sera, ad intervistare il capitano dell'Inter c'eravamo anche noi di Fcinter1908.it e a questa domanda, la nostra, "Nella gara con il Siena è stato in panchina per la prima volta dopo quattro anni. Come è stato vivere la partita in quel modo?", Javier Zanetti - proprio lui in persona, non ci sembrava proprio un ologramma - ha risposto così: "Ho sofferto tanto, ma è una cosa normale. Il mister sa che sono a disposizione. Questo momento doveva arrivare prima o poi e magari arriveranno tante altre partite che farò fuori e non sarò in campo perchè mi rendo conto che sta nascendo un'Inter nuova. Io sono qui per dare una mano, per essere a disposizione della squadra e il tecnico può contare su di me fuori e dentro al campo. La linea da seguire credo sia questa".

'Qs' da tutto questo discorso ha preso in considerazione questa frase: "Mi ha fatto male stare in panchina nell'ultima partita, ma io sono a disposizione del tecnico". Questa sarebbe la frase che dimostrerebbe il malcontento del giocatore nerazzurro?

A noi sembrano le parole, (quelle ufficiali e per intero, uscite esattamente dalla sua bocca, pronunciate guardandoci negli occhi) di uno che non solo non è affatto deluso dall'Inter (dice di voler restare comunque sempre - fuori e dentro al campo - al suo servizio), ma che è pronto a restarle vicino in questo momento in cui c'è un cambio generazionale da affrontare. Un momento in cui c'è da cominciare a mettere le basi per lasciare un'eredità assolutamente unica al mondo come la sua a chi verrà dopo di lui. E su certe cose, su certe bandiere, non si dovrebbe neanche discutere.