le rivali

IlSecoloXIX – Liverani pronto a sfidare l’ex Palacio. Gila in campo nel 4-3-2-1…

L’Interpretazione dei sogni rossoblù, a cominciare da San Siro. «Perché debuttare qui come allenatore in serie A è il massimo. Le emozioni sono le stesse di quando l’ho fatto da giocatore, come l’intenzione: vedere se ci posso...

Francesco Parrone

L’Interpretazione dei sogni rossoblù, a cominciare da San Siro. «Perché debuttare qui come allenatore in serie A è il massimo. Le emozioni sono le stesse di quando l’ho fatto da giocatore, come l’intenzione: vedere se ci posso stare. Iniziamo con una grande partita, contro una squadra forte, in uno stadio stupendo: il meglio per tutti quelli che sognano di fare ilmiolavoro, non potevo sognarne uno migliore».

Fabio Liverani e l’impatto con la A. Il tecnico che sogna e impara: «Anche da Mazzarri, ho tanto da imparare e intanto darò quel che so. Ilpronostico è dalla loro, ma i pronostici si fanno prima. Poi si gioca». Ed è un Grifone che vuole fare Interferenza. «Loro hanno giocatori che possono risolvere in ogni momento, formazione costruita per stare fra le prime cinque, noi possiamo supplire con organizzazione e determinazione». Attenzione soprattutto alle giocate Interlinea, capacità complessiva di Interagire («Non pensiamo di poter difendere solo in quattro a Milano»), efficacia nell’Intercettare,Interromperee ripartire. «È il banco di prova giusto per vedere come abbiamo superato l’eliminazione in Coppa Italia e a che punto siamo».

Esame Interessante, per misurare le risorse Interne del nuovo Genoa all’impatto con la nuova A. Con la voglia di sognare, per Intero. All’assalto del Palacio, in casa dell’ex che i rossoblù sperano non si faccia incubo. Da San Siro riparte alle 18 il Grifone, nella stagione dei 120 anni, insieme a 1500 tifosi circa. La vittoria in casa nerazzurra manca dal 1994. Per provare a ritrovarla, i 23 convocati tra i quali c’è pure Matuzalem, mentre mancano gli squalificati Biondini e Marchese. Per il centrocampista brasiliano, ieri completato il riscatto dalla Lazio a titolo definitivo e depositato il contratto in Lega Calcio.Va in panchina, non al meglio.

E altri numeri sono sullo stato di forma. Per Mazzarri «l’Inter è al 60- 70%». Liverani: «Matuzalem è ancora al 40-50%, così come Floro Flores. Anche Gamberini è un po’ indietro, ma può stare nel gruppo. Come Gilardino, arrivato dopo per la Confederations, però lui può sopperire con la voglia, la dedizione, l’attaccamento». Non si può prescindere da Gila, in unreparto dove Liverani aspetta dal mercato almeno due uomini sugli esterni, di supporto al centravanti. Ruoli peraltroin cui conserva ancora alcuni dubbi per il match odierno: «Bertolacci o Konaté, anche Santana o Konaté, oltre aqualche altra riflessione.Manon cambieremomolto, l’identità tattica è quella». Del 4-3-2-1 o 4-3-3, Intercambiabili.

Tentazione senegalese, per sfruttarnelo slancio nelle ripartenze negli spazi. Dall’inizio o a gara in corso. Spazi che invece non vanno concessi a Palacio. «Giocatore eccezionale - dice Liverani - non bisogna lasciargli profondità». E Antonelli, che in rossoblù ha giocato insieme all’argentino due anni fa, come Gilardino, Perin, Kucka e già nessun altro della rosa d’oggi, racconta: «Rodrigo è un fenomeno, purtroppo non ci sono segreti particolari per poterlo fermare, l’ho visto anche inNazionale contro l’Argentina». Essere grandi interpreti nel Genoa per poter sognare il Mondiale, questo l’obiettivo di Antonelli e Gilardino.«Sì, perché la Nazionale è una conseguenza». Il mancino aggiunge: «La voglia di riscattare le delusioni passate  è forte in chi è rimasto, condivisa da chi è arrivato». E da Liverani: «Con il mister abbiamo lavoratobene, ha grandi idee, energie, passione per il lavoro. Staanoi riuscireatradurre in campo. Anche gli avversari sono incostruzione. Mazzarri è uno degli allenatori, non solo in Italia, più bravi in circolazione». Lo sa anche “l’apprendista” rossoblù: «Io ho da imparare. Non ho il piacere di conoscere Mazzarri di persona, ma merita complimenti, le sue squadre hanno identità e ottengono risultati,apartire dall’impresa con la Reggina».

Impresa da sogno cerca il Genoa San Siro. «Non è l’inizio più agevole, ma cerchiamo di affrontarlo nel migliormodo possibile. Il campionato è diviso in due tronconi, uno da 7/8 squadre davanti e un altro da 12/13, noi siamo nelsecondo. Partire con un risultato positivo aiuterebbe, dando entusiasmo a giocatori e tifosi». E la voglia di dire cheniente è Interdetto.