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Le rivali / J. Jesus: “Siamo la Roma, possiamo battere chiunque. Quando ero all’Inter…”

Il difensore della Roma ha risposto alle domande dei tifosi

Matteo Pifferi

Attraverso i canali ufficiali della Roma, Juan Jesus ha risposto alle domande dei tifosi. Ecco le considerazioni dell'ex nerazzurro, a partire dal numero di maglia:

"Ho sempre giocato con il 5, anche quando era all’Inter, lo scorso anno c’era Paredes che mi chiese quel numero, così scelsi il 3. Ora però ho ripreso il 5 di Falcao, che è stato molto importante qui a Roma".

Vi sentite più forti dopo il Chelsea?

Abbiamo iniziato benissimo la stagione, ora cerchiamo anche di finire questo 2017 bene e iniziare l’anno allo stesso modo. Noi stiamo cercando di fare del nostro meglio sia in Champions sia in campionato. In Serie A cerchiamo di fare bene come nella partita contro la Fiorentina che è stata difficile e abbiamo portato i 3 punti a casa. Dobbiamo fare sempre meglio: noi siamo la Roma, siamo una grande squadra e abbiamo dimostrato che possiamo battere chiunque.

Come ragiona in campo quando è sotto di due gol?

Si pensa a non prendere più gol (ride,ndr). Ma siamo ripartiti subito e la mentalità vincente come quella allo Stamford Bridge ci ha fatto pareggiare la partita. Abbiamo dimostrato il nostro valore, non hanno creato quasi niente.

Quale mestiere avrebbe voluto fare se non avesse fatto il calciatore?

Non lo so, anche mio fratello giocava a calcio e non ho pensato ad altri mestieri. Sono cresciuto sempre con il pallone.

Alisson. 

Con lui ci conosciamo da quando abbiamo 14 anni. È il mio migliore amico, anche le nostre mogli si conoscono bene e i nostri figli hanno qualche mese di differenza. Mi trovo bene con tutti i compagni, non ho mai avuto un gruppo così bello, dove tutti si aiutano. Gerson? Sì è andato alla grande, noi gli avevamo detto che avrebbe segnato

Il compagno più divertente?

De Rossi scherza sempre nello spogliatoio, così come Florenzi, Nainggolan e Bruno Peres.

Il rapporto con Kolarov?

Lui è serio ma ha un grande carattere ed è un grande professionista. In campo aiuta tanto perché ha grandi qualità, è uno che spinge e che difende e riesce a farci vincere le partite, sì si arrabbia quando si sbaglia ma è giusto così.

Quale è l’aspetto più positivo del lavoro con Di Francesco?

Siamo più corti e possiamo arrivare da tutte le parti, credo che questa differenza si veda, non è che facciamo sempre fuorigioco ma i centrocampisti aiutano gli attaccanti e viceversa.

Che rapporto ha con El Shaarawy?

Abbiamo giocato spesso contro. Ho un buon rapporto, lui parla poco ma è fantastico. Sono tutti bravi ragazzi.

Il momento più bello che ha vissuto a Roma?

Dopo la partita contro l’Atalanta credo di aver dato una risposta tutti i critici. Ho dato una risposta del perché sono alla Roma, ho dimostrato di valere e adesso tutti mi rispettano di più. Ho cominciato questa stagione come ho finito quella passata. Questo mi dà ancora più fiducia e posso dare sempre di più alla Roma.

Quando era all’Inter?

La Roma è sempre stata una squadra tosta, ho giocato contro giocatori del calibro di Totti, Lamela, Osvaldo… Francesco ovviamente è quello che mi ha dato più difficoltà di tutti. Non sapevi mai come marcarlo.

Cosa le piace di Roma?

Il cibo (ride ndr). Scherzo, anche i monumenti. Ho visto spesso Roma da turista quando vivevo a Milano. Ora li vedo più dal finestrino della macchina.

Quanto le piace utilizzare i social?

E’ importante, devi avere una buona immagine anche per difendersi. Nel 2017 la tecnologia va a mille, oggi il mondo è così. Prima nessuno aveva il telefono, ora fai un video e sei online. Non va usato troppo, ma se sei preciso va bene. Ora lo uso un po’ meno perché col bambino gioco sempre con lui.

Ha risposto a molti haters…

Noi dobbiamo rispettare tutti. Ognuno pensa come vuole, ma deve essere nel giusto e così va bene.

Prende in giro Alisson…

Lui dorme sempre (ride ndr), è troppo facile! Sale sull’aereo e dopo 5 minuti dorme.

È bravo a cucinare?

So fare i dolci.

Il suo piatto preferito?

I ravioli di un ristorante particolare a Roma. E’ speciale perché lo fanno in un modo strano, sembra semplice ma non lo è.

Dolce o salato?

Mangio tutto, non cambia niente (ride ndr).

I suoi tre film preferiti?

Avengers 2, Iron Man e Batman vs Superman. Ho una collezione di supereroi, mi piacciono.

Tre videogiochi preferiti?

Fifa, Rainbow e Gran Turismo.

Quali emozioni prova quando entra in campo?

La prima di Champions contro l’Atletico è stata molto emozionante. Ho realizzato un sogno che avevo da bambino, è stata una serata indimenticabile. In ogni partita però bisogna essere concentrati ed e eseguire gli ordini come quando un soldato va in guerra.

Le piaceva la scuola?

Sì perché sennò mi strillavano a casa. Siamo stati tutti bravi ed abbiamo finito quello che dovevamo finire. La geografia era la mia materia preferita.

(ForzaRoma.info)

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