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Le rivali / Montella: “E’ un Milan battagliero, lo sono anche io. Si può arrivare quarti”

Alla vigilia della partita con il Sassuolo, l'allenatore rossonero ha parlato in conferenza stampa del suo momento e di quello della sua squadra

Eva A. Provenzano

Vincenzo Montella non ha nessuna intenzione di arrendersi: “Nel calcio si passa spesso dalle stelle alle stalle, mi dispiace per chi mi sta vicino ma so che il momento è questo e il mondo del calcio è questo. Sono sereno ma sempre battagliero. La squadra deve giocare con serenità, con più spensieratezza. Ora tiriamo molto ma segniamo poco, l’Europa League comunque ci da qualche certezza in più ben sapendo che il momento è difficile”, ha detto in conferenza stampa, alla vigilia della gara contro il Sassuolo.

L’allenatore rossonero ha detto che anche la sua squadra è battagliera, i suoi ragazzi lottano: “Con più bravura, malizia o fortuna qualche partita in più potevamo vincerla. Le altre corrono, ma hanno anche avuto meno scontri diretti di noi. Possiamo ancora arrivare al quarto posto. Abbiamo grandi potenzialità, ma i miei devono ancora a capire che ci sono delle minipartite dentro ogni partita. Se le cose si mettono in un certo modo possiamo vincere, altrimenti andiamo in difficoltà. Dobbiamo crescere ancora molto e non ci sono attenuanti”, ha aggiunto.

Ovviamente ha parlato anche della sua situazione, delle continue voci sull’esonero. A proposito ha detto: “Non mi da fastidio nulla, la società mi ha sempre difeso come anche Mirabelli in Europa League. L’unica cosa che mi da fastidio è che se usate Photoshop, togliete i chili anche a me non solo a Gattuso (ride, ndr). Mi dispiace solo per chi mi sta vicino e soffre questa situazione ma fa parte del calcio e so benissimo come vanno le cose. A volte c'è un po' di faziosità, mi piacerebbe capire come viene fatta la valutazione del Milan, se secondo i numeri o le prestazioni, ma fa tutto parte del gioco e non mi dà fastidio. Abbiamo fatto buone gare, contro Genoa, Roma, Inter, e li contava il risultato. In Europa League, contava solo il risultato e non la prestazione. Dipende sempre da come si leggono le cose".

(Fonte: pianetamilan.it)