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Pioli: “Giocare da Milan e non pensare che sia facile. Finora più forti e primi con merito”

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Le parole, in conferenza stampa, del tecnico rossonero alla vigilia della partita contro il Sassuolo in programma alle 18 al Mapei

Eva A. Provenzano

Alla vigilia dell'ultima gara di campionato, quella contro il Sassuolo che potrebbe assegnare lo scudetto al Milan, Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa. Ecco il botta e risposta con i giornalisti:

-Mister, se le avessero detto ad agosto 2021 di essere ad una giornata dalla fine a due punti dalla seconda e con scontro diretto a favore come avrebbe accolto l'ipotesi?

Come ho detto alla squadra, siamo stati i migliori fino ad oggi, dobbiamo esserlo anche domani. Abbiamo preparato la partita durante una settimana di lavoro, serenità e attenzione come abbiamo sempre fatto. Non conta mai nel nostro ambiente quello che hai fatto fino a ieri ma conta quello che saremo in grado di fare domani. Ci siamo costruiti e meritati una grande occasione, ma dobbiamo portare tutto a termine. 

-Una canzone che oggi racconta il suo stato d'animo? In questi giorni, al di là del calcio, ha pensato alla sua vita e ad un cerchio che si può chiudere? 

Voi siete molto poetici. Ma in questo momento voglio essere molto terra terra e concentrato sulla partita di domani. È una partita difficile, siamo arrivati fin qui senza che nessuno ci abbia regalato qualcosa e anche domani il Sassuolo farà di tutto per cercare di batterci e farà la sua partita. Ho solo pensato a preparare al meglio la partita, sulle difficoltà che potremo incontrate. Ma siamo arrivati a questo punto con delle basi solide e su queste basi dobbiamo attaccarci anche domani, sulla concentrazione e la mentalità. 

-Domani che partita si aspetta?

Credo che la nostra forza sia stata quella di interpretare ogni singola partita con concetti belli chiari forti, in entrambi le fasi. Ma ogni partita ha la sua storia e ha un avversario diverso. Il Sassuolo è una squadra che palleggia bene, che ha più qualità sulla trequarti offensiva, dovremo stare attenti e creare occasioni più vantaggiose e adatte alle nostre caratteristiche e qualità.

-È la partita più importante della sua carriera. I suoi giocatori riusciranno a dormire alla vigilia di questa sfida? 

Credo di sì, per come li ho visti credo di sì. I miei giocatori sono strani, ma in senso positivo. Perché vedo gli stessi atteggiamenti e la stessa concentrazione ma anche la serenità che è data dalla giovane età. Poi sono sicuro che dentro di loro stanno vivendo particolari emozioni e avendo dei loro pensieri. Io ho sempre dormito bene prima delle partite e poco dopo. Domani sera mi auguro di dormire poco dopo la partita.

-Vuole rassicurare i tifosi rossoneri anche rispetto all'aspetto tecnico della squadra negli ultimi mesi?

Mi sento di dire ai nostri tifosi che sarà una sfida difficile e che insieme, come stiamo dimostrando in questa stagione, siamo sicuramente più forte. Abbiamo bisogno di tutto e di tutti. Io avrò bisogno dei miei giocatori e di tutti i tifosi che saranno a Reggio Emilia domani, anche di quelli che non potranno esserci. C'è calore, passione, attesa importante. Rassicurazioni non ci sono perché il pallone è rotondo, devi dimostrare di essere migliori degli altri. Abbiamo 95 minuti per dimostrarlo e per finire al meglio il nostro lavoro.

-C'è qualcosa che i giocatori hanno detto o fatto che l'ha colpita dei giocatori?

No, perché continuo a vedere gli stessi atteggiamenti. E sono quelli positivi che ci hanno portato fino a qua. Ma sembra un bene, se li avessi visti diversi dal solito, diversi dalla settimana scorsa... Nelle ultime 4-5 partite abbiamo vissuto partite, gare da dentro o fuori, e le abbiamo affrontate con questo spirito e serenità, attenzione. Preparare bene la partita ti dà la possibilità di mettere in campo tutto quello che hai e quando lo abbiamo fatto siamo riusciti a portare a casa un risultato positivo. 

-Ibra di scudetti ne ha vinto, quanto ci tiene ad essere protagonista domani? 

Tantissimo, ma come tutti noi. Domani si chiude un campionato e faremo i bilanci. Tra il vincere e il non vincere ci sarebbe differenza. Tutti i miei giocatori devono pensare che domani potranno essere decisivi per un obiettivo così importante. 

-Quanto è stato importante Ibra nel suo ritorno al Milan?

Tantissimo. Ha portato mentalità, portato qualità, è un giocatore sopra tutti per qualità e per intelligenza calcistica. Ha portato soprattutto quella personalità che una squadra giovane aveva bisgno. È un punto di riferimento, poi sono stati bravi i suoi compagni a seguirlo e a diventare giocatori molto più forti rispetto all'inizio, quando Zlatan è arrivato. Questo è sicuro. 

In una parola, cosa serve al Milan domani e cosa non deve fare nella gara contro il Sassuolo? 

Giocare da Milan e non pensare che sarà una partita facile.

-Il Milan merita questo scudetto, perché?

Te lo dirò domani. Oggi siamo primi con merito secondo me.

-Si può dire che Bergamo è stato l'inizio di tutto, quel cinque a zero, chiesi se la sera avevi dormito dopo la partita. Mi hai risposto che se anche l'avessi detto non sarebbe cambiato niente. Quello è stato inizio di tutto?

Si può dire che da quella partita io e i giocatori abbiamo capito tante cose. La dirigenza ci ha aiutato con il mercato di gennaio con Ibra, Kjaer e Saelemaekers. L'arrivo di Zlatan e di Simon ha alzato il livello, spessore tecnico, morale e professionale della squadra. Da lì siamo partiti con una continuità e una forza, energia, diversa rispetto a prima, questo sì.

Raspadori, Carnevali, Dionisi, avete parlato delle parole dei vostri avversari? 

Nessun effetto, è giusto che sia così. Tutti hanno dato il massimo contro di noi. Domani anche loro daranno il massimo. Sarà una partita da lottare con intelligenza e forza dall'inizio alla fine. 

-Ha tenuto sull'attenti tutta la squadra, anche in queste ultime ore parlando con i suoi è riuscito ad avere tutta l'attenzione da loro in questo ultimo atto?

Sì anche se onestamente questa settimana non ho avuto bisogno di fare interventi particolari, un gruppo che ha lavorato con continuità e disponibilità. Con sempre il "noi" prima di tutto... Loro devono continuare a pensare che veramente ognuno di loro, e finora sono stati tutti decisivi, potrebbe mettere un punto esclamativo decisivo in una situazione che può diventare storia. Quindi chi comincerà la partita lo farà con assoluta attenzione. E chi verrà a disposizione sarà pronto in ogni momento, e non importa per quanti minuti giocheranno, non ho nessun dubbio e non ce ne devono essere. 

-Come sta?

Bene, dormirò bene, sono consapevole delle difficoltà che incontreremo e sono motivato come i miei giocatori. 

-Basta un punto, potrebbe essere importante cercare di non perdere o rischiare. Cosa si aspetta dalla squadra?

Non abbiamo parlato di questa situazione. Abbiamo preparato la partita per giocare da Milan, per cercare di essere una squadra attenta ed equilibrata.

-C'è stato un momento che lei ha pensato che questa squadra potesse farcela davvero?

Ho sempre pensato molto in positivo sulla squadra, perché ho tanta fiducia in loro, li conosco tanto. Nei momenti delicati sono sempre stati capaci di tirare il meglio di loro stessi, di non deprimersi e abbattersi nonostante la giovane età, con la volontà di dimostrare che siamo una squadra forte con consapevolezza e maturità. 

Sacrificio, gioco e passione. Ne aggiunga un'altra...

Entusiasmo. Ci ha sempre accompagnato e dovrà essere così anche domani. Perché ce l'abbiamo dentro e dovremo metterlo in campo, l'entusiasmo dei tifosi ci saranno anche domani. E credo che sia una squadra che debba giocare anche con le proprie emozioni. Dobbiamo giocare con entusiasmo.

-Si è mai sentito così amato in carriera come ora al Milan?

No.

-Cosa vuole dire ai tifosi che hanno vissuto con trepidazione?

Forza Milan, lotta sempre e...

(Fonte: Milan Channel)

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