le rivali

Ventura: “Dobbiamo essere sfrontati. Mou? Mi tolgo il cappello perché…”

Consueta conferenza stampa di presentazione del match domenicale contro l’Inter per il tecnico Ventura, che ha incontrato i media presso la sala conferenze dello stadio Olimpico di Torino: “Non so cosa farà Stramaccioni, ma sono...

Francesco Parrone

Consueta conferenza stampa di presentazione del match domenicale contro l'Inter per il tecnico Ventura, che ha incontrato i media presso la sala conferenze dello stadio Olimpico di Torino: "Non so cosa farà Stramaccioni, ma sono convinto che noi siamo in grado di fare una bella figura domani. Sansone? Gli faccio un sincero in bocca al lupo, sperando che possa esprimere il meglio di sè; aveva voglia di giocare di più e ha fatto questa scelta, ma non c'è stato nessun problema come è stato scritto. Menga? E' un ragazzo giovane e di prospettiva: ha le qualità per far bene e grandi possibilità, poi sarà il campo a dare le sentenze. Almiron? Se ne è parlato a maggio, ma da allora in poi nessuno ne ha più parlato perchè è un calciatore che ormai non fa più il centrocampista e dunque non ci serve.

Oggi però sui giornali si parla solo di mercato, mentre bisognerebbe parlare della sfida che ci attende domani.

Contro l'Inter sarà un match difficile contro una formazione che può schierare giocatori di grande livello. Non è il risultato che va a decidere il nostro futuro, ma è la prestazione di Milano che può dire se siamo sulla strada giusta. La differenza tra la partita di andata e quella di domani vorrei che fosse, risultato a parte, la consapevolezza. Vorrei che fossimo un po' più sfrontati: se vai e speri di fare risultato le tue speranze sono nulle, se invece vai convinto di fare risultato allora le tue chance sono molto più alte.

Il motivo per cui ha giocato Barreto è che mi ha dimostrato in tre giorni di avere assimilato gli schemi. Anche questa settimana si è allenato molto bene e credo che potrà fare una buona mezz'ora o ora di gioco: sicuramente però non ha ancora i 90 minuti nelle gambe.

Mourinho? Gli faccio i miei migliori auguri. Non entro nel merito del gioco, ma dei rapporti: ho grande considerazione per lui. Lui ha vinto da tutte le parti dove è andato: visto che vincere non è mai semplice tanto di cappello.

A Napoli abbiamo pagato un po' pegno a giocare al San Paolo ad inizio partita: spero che quell'esperienza ci abbia insegnato che se regaliamo un quarto d'ora all'Inter prendiamo gol, ma se giochiamo per 90 minuti possiamo fare molto bene".