© RIPRODUZIONE RISERVATA
Un aneddoto che l'ha colpita?
news
Un aneddoto che l'ha colpita?
“A novembre 2024 fu convocato dalla nazionale croata e venne espulso dopo mezz’ora, ma scelse di restare col gruppo. Lo chiamai il lunedì chiedendogli come stesse e sondando la sua disponibilità a giocare dall’inizio una volta rientrato. Mi serviva una mano, lui fu schietto: ‘Che problema c’è? Gioco e vinciamo’”.
L’ideale per ogni allenatore, insomma.
“Esatto. Era il primo ad arrivare e l’ultimissimo ad andar via. Ogni tanto, a fine allenamento, restava a calciare da solo verso la porta per provare le punizioni. Era il nostro giocatore più importante, infatti dopo il suo infortunio abbiamo faticato molto”.
Avrà difficoltà ad adattarsi in Italia?
“Non credo. Con me sia è adattato a qualsiasi schema. In Champions ho usato il 3-5-1-1, in campionato il 4-3-3. Lui è sempre stato il migliore. Mi creda, l’Inter ha fatto un grande affare”.