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«L'Inter di oggi? Grande merito va dato a Inzaghi. Ha saputo coniugare bel gioco e risultati. Una combinazione difficilissima. Rispetto alla passata stagione sta anche facendo più turnover per avere energie con cui andare in fondo in tutte le competizioni, anche perché ha una rosa più completa. Però ci sono elementi in cui si vede differenza? Certo, per gente come Calhanoglu, Lautaro e Thuram non è facile avere un sostituto all'altezza. Sento molte critiche ad Asllani ma la verità è che non esiste un altro come Calhanoglu, perché ha genialità, tiro e capacità di farsi sentire davanti alla difesa in fase di non possesso palla. Possibile Triplete? Certo, ma in Champions quando si arriva alla fase ad eliminazione diretta subentrano fattori unici. Devi arrivare bene a quelle poche partite che decidono tutto. Noi stessi nel 2009-10 eravamo praticamente eliminati già ai gironi invece ribaltammo tutto a Kiev nel recupero con i gol di Sneijder e Milito. A volte un pizzico di fortuna non guasta ma resta un fattore determinante come si gestiscono le gare fuori e dentro».