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Capello: “Mi rivedo in Inzaghi. Ho un consiglio per Simone: c’è un passaggio cruciale”

Andrea Della Sala Redattore 

Tra la mia esperienza e quella che sta per vivere Inzaghi, tuttavia, ci sono delle differenze. I tempi, per esempio. Il mio Milan, dopo aver perso la Champions col Marsiglia, ebbe la possibilità di rifarsi subito, giocando la seconda finale consecutiva. E di passare dallo status di favorito, come eravamo contro l’Olympique, a sfavorito, come ci consideravano tutti prima di affrontare il Barcellona. Tra Istanbul e Monaco, invece, sono passati due anni e questo potrà aiutare senz’altro l’Inter, perché Inzaghi e i suoi nel frattempo sono cresciuti, maturati, hanno vinto uno scudetto storico e sanno che cosa li aspetta sabato. La pressione invece aumenterà: nel 2023 era il Manchester City la squadra obbligata a vincere, mentre quest’anno l’Inter e il Psg partiranno alla pari e i tifosi nerazzurri, dopo la delusione di Istanbul, si aspettano di poter festeggiare a Monaco. Per affrontare la situazione Inzaghi avrà strumenti differenti, direi aggiornati rispetto al 2023: giocare una finale di Champions per la prima volta è estremamente difficile, riprovarci una seconda volta ti dà un vantaggio con te stesso. Ci sei già passato e sai quali tasti toccare per correggere le imperfezioni della prima volta.