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A tutto Mourinho: “L’Inter mi ha dato tutto. Nel mio futuro c’è la Premier o l’Italia, ma…”

Un’intervista esclusiva in due puntate sulla Gazzetta dello Sport. Che non sia mai che si dica che Josè Mourinho non abbia nulla da dire. E tra le cose di cui parla non può mancare, in questo periodo, la crisi della sua Inter. “Benitez...

Eva A. Provenzano

Un'intervista esclusiva in due puntate sulla Gazzetta dello Sport. Che non sia mai che si dica che Josè Mourinho non abbia nulla da dire. E tra le cose di cui parla non può mancare, in questo periodo, la crisi della sua Inter.

Benitez via dall’Inter? Non lo so e non lo voglio sapere. Mi interessa l’Inter, il mio amico presidente, i miei amici giocatori e tifosi che in due anni mi hanno dato tutto. Voglio che vincano tutto, tranne in Champions ovviamente, perché li c’è il Real. Chiunque sia il suo allenatore”. Esordisce così Mou che, a quanto pare, diventa ogni giorno sempre più interista.

La vittoria nel Mondiale per Club? Una gioia infinita, come canta il nostro inno. Ed è un orgoglio indescrivibile aver allenato questa squadra, i giocatori che, al 99%, sono gli stessi che sono riusciti ad arrivare fino ad Abu Dhabi", sostiene l'allenatore.

Filippo Maria Ricci, il giornalista della Gazzetta, che ha ottenuto l'intervista esclusiva chiede al tecnico: 'Più difficile arrivare all'Inter dopo Mancini o dopo Mourinho?'. E lui- e sembra quasi di sentire il suo accento unico - risponde: "Anche arrivare dopo Roberto non era facile, aveva vinto due scudetti più uno. In questi casi devi presentarti senza ossessioni, senza voglia di cancellare quello che ha fatto il tuo predecessore. Io ho costruito la mia Inter senza pensare al passato".

Sembra un esplicito riferimento a Rafa Benitez: "Si è trovato nella situazione ideale. Aveva già la possibilità di vincere tre trofei con 4quattro partite ed è una situazione che tutti gli allenatori del mondo vorrebbero trovare. Invece, vista da lontano, l'Inter sta vinvendo un periodo complicato. Io spero che torni ad essere quella dell'anno scorso, quella che ho lasciato prima di andare al Real: felice allegra e fiduciosa", sottolinea il portoghese.

Il vate di Setubal, nell'intervista, parla anche del suo rapporto con Massimo Moratti:"Ho imparato a vivere con lui - dice - lui ha imparato ad essere il mio allenatore e posso assicurare che non è semplice. Io sono diventato un tecnico migliore e lui un presidente migliore. Siamo cresciuti". E l'Inter così è riuscita a fare l'impossibile.

"Tornare a Milano o a Londra? Non posso dire che non tornerò mai in Italia - conclude Josè - e non escludo neanche un altro Club italiano o inglese. L'Inter sarebbe sempre davanti, ma spero che non abbia bisogno di me perché vuol dire che ha imboccato la strada giusta".