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Agnelli: “Esigiamo rispetto: ci sono stati fatti poco limpidi”

Andrea Agnelli, in occasione della presentazione delle maglie della Juventus per la stagione 2011/12, non ha resistito a parlare anche di Calciopoli Bis: “Sono state giornate abbastanza concitate quelle vissute ultimamente. Abbiamo vissuto...

Alessandro De Felice

Andrea Agnelli, in occasione della presentazione delle maglie della Juventus per la stagione 2011/12, non ha resistito a parlare anche di Calciopoli Bis: "Sono state giornate abbastanza concitate quelle vissute ultimamente. Abbiamo vissuto un epilogo del secondo filone di inchieste per quanto riguarda i noti fatti del 2006. Vorrei fare un paio di riflessioni: prima di tutto la serenità d'animo con la quale Del Piero e Buffon vi hanno risposto. I giocatori hanno sentito quegli scudetti come loro vincendoli sul campo. Il 2005/06 è finito con 91 punti e non credo ci sia da aggiungere molto altro. Veniamo alla fine di questo filone: il 28 Aprile 2010, John ha fatto due annunci importanti, da una parte preannunciava quello che sarebbe stato un cambiamento societario importante e dall'altra parte ha preannunciato il deposito da parte della società dell'esposto per la revoca dello scudetto 2006. Su quale principio si basava? La parità di trattamento. Una condizione molto importante".Letto un passo della relazione dei 'saggi' del 2006 e alcuni passaggi della relazione di Palazzi, attaccando l'Inter, Agnelli continua: "E' un documento che termina la fase istruttoria. In teoria si passerebbe alla fase del giudizio che in questo caso probabilmente non avverrà perchè i reati sono prescritti. Però disse Guido Rossi, che nel caso in cui ci fossero dei passaggi di poca limpidezza quel provvedimento si potrebbe revocare. Quello che è il nostro timore è che si decida di non decidere. Significa lasciare uno spazio di aleatorietà. Noi leggendo le motivazioni di Palazzi, abbiamo capito che qualcosa di poco limpido sicuramente emerge. Dopo 14/15 mesi che io sono alla presidenza di questa società voglio rispetto dalle istituzioni, verso i dirigenti, i calciatori e gli altri membri della Juventus. Abbiamo fatto la storia del calcio nel mondo. E' una società che con una storia ultracentenaria merita rispetto. Io per primo esigo rispetto"."Noi siamo l'unica società che ha avuto danni patrimoniali ingenti dal 2006. Abbiamo rispettato la giustizia sportiva, ma vogliamo una parità di trattamento. La parte di indagine mostra una serie di attività messe in atto da altre società e in particolare l'Inter. Ora attendiamo il giudizio del consiglio federale, dove io auspico che si prenda una decisione. Altrimenti il calcio italiano dimostrerebbe di non sapersi assumere le proprie responsabilità. Abbiamo mezzi, capacità e conoscenze per muoverci al di fuori della giustizia sportiva ma in questo momento non vogliamo. Aspettiamo e poi prenderemo le nostre decisioni. Il danno patrimoniale subito dalla Juve è ingente. Se valutiamo in futuro un iter per farci riassegnare lo scudetto? Si, però ci devono essere le condizioni per farlo. Se ci fosse la revoca dello scudetto all'Inter sarebbe la pietra finale di questa storia? Per quanto riguarda la giustizia sportiva si. Dopo di che abbiamo procedimenti verso la giustizia ordinaria e valuteremo gli esiti di questi".Ultima battuta finale: "Rivincere sul campo per noi significa chiudere il cerchio, per dire siamo tornati e vinciamo ancora sul campo"