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Alex Telles: “Sono in un grande momento. Juve superiore, i problemi dell’Inter…”

L'ex nerazzurro ha parlato della sua esperienza milanese

Francesco Parrone

L'ex terzino nerazzurro Alex Telles, al Porto sta vivendo un momento d'oro. Dalle colonne de La Gazzetta dello Sport, l'italobrasiliano parla del suo passato in nerazzurro e della possibilità di esordire in nazionale di Ventura"Sto benissimo. Prima a livello personale: Oporto è una città spettacolare, tranquilla, la mia famiglia è molto integrata, anche per questioni linguistiche, e la cosa mi aiuta anche in campo. E poi ho trovato un gruppo molto buono, c’è grande armonia e un allenatore che da fiducia e col quale si può sempre parlare. È un gran momento nella mia carriera. Gli assist? Sono un laterale: per noi sono come i gol per gli altri, è il nostro pane".

Cos’è andato male all’Inter?"I primi 6 mesi sono stati ottimi, sia per me che per la squadra: io giocavo, e sinceramente quando arrivai non pensavo di poter avere tanta continuità, e l’Inter fino a gennaio era in testa al campionato. Poi è arrivato un momento di difficoltà, cosa che succede a tutte le squadre, Mancini ha voluto fare dei cambi e le cose non sono andate bene né per l’Inter né per me. Però Mancini per ciò che ha fatto per me avrà sempre tutto il mio rispetto".

La Juve è troppo superiore?"Sì, negli ultimi anni è così. Con l’Inter abbiamo fatto alcuni mesi molto buoni però poi siamo calati. Lo stesso in tempi recenti è successo alla Roma o al Napoli. La Juventus mantiene una regolarità impressionante che alla fine schianta gli avversari. Anche perché lavorano a lungo termine: la squadra ha sempre la stessa base e su quella base vengono fatti innesti importanti. Nelle altre squadre manca questa programmazione a 34 anni, c’è l’abitudine a cambiare rapidamente giocatori, allenatori, dirigenti. La Juve no, ha una sua linea di continuità, la segue e sta raccogliendo i frutti della sua pazienza".

E ora vogliono conquistare l’Europa."Eh già. La forza sta nell’ampiezza della rosa. Chi entra dalla panchina è dello stesso livello dei titolari, per questo affrontiamo la Juve con molto rispetto. Però ce la possiamo giocare, non abbiamo dubbi".

Lei può giocare con Brasile o Italia. L’ha chiamata qualcuno?"Ancora no. Il telefono è lì, silenzioso. Io penso solo a far bene col Porto e sono sicuro che il mio momento arriverà. Ho solo 24 anni, qualcosa succederà. Non so chi mi chiamerà ma se continuo così qualcuno lo farà. Non chiudo nessuna porta: tutti sanno che il mio sogno sin da bambino è sempre stato la nazionale brasiliana però se dovesse chiamarmi l’Italia sarebbe un motivo di grande orgoglio".

Una delle due è più vicina?"Non lo so. Io non leggo, non ascolto, non guardo. Mi concentro solo sul mio lavoro. Il Brasile è messo molto bene con Marcelo, Filipe Luis e Alex Sandro, però lo stesso vale per l’Italia con De Sciglio e Darmian. La concorrenza è forte. Però sono certo che avrò un’opportunità e spero di poterla sfruttare".

(Fonte: Filippo Maria Ricci, La Gazzetta dello Sport 19/02/17)

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