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Biasin: “Sneijder a giugno andrà  via. A sostituire l’olandese potrebbe essere…”

Fabrizio Biasin, caporedattore sportivo del quotidiano Libero, nel suo approfondimento su Tuttomercatoweb.com ha voluto analizzare dettagliatamente la situazione in casa Inter, con uno sguardo alla vicenda Sneijder e, conseguentemente, uno sguardo...

Daniele Vitiello

Fabrizio Biasin, caporedattore sportivo del quotidiano Libero, nel suo approfondimento suTuttomercatoweb.com ha voluto analizzare dettagliatamente la situazione in casa Inter, con uno sguardo alla vicenda Sneijder e, conseguentemente, uno sguardo al mercato: "L'Inter stasera si gioca tutto come i poveracci al casinò: se batte il Genoa va al sesto posto e torna a pensare al panettone con lo zabaione, se manca i tre punti (quest'anno in campionato mai due successi di fila per i nerazzurri) apparecchia la tavolata con la frutta secca della malora. Ma son congetture inutili, ché tanto basta aspettare questa sera per sapere. Le certezze invece sono due: 1) Forlan torna a disposizione e chi l'ha visto in allenamento assicura: questo qui non è bollito. Per Ranieri è lusso vero, visto che là davanti, Pazzini a parte, si segna col contagocce. 2) Sneijder è in pieno periodo bohemien. Domenica ha twittato bel beato due foto con la seguente rappresentazione: lui con in mano un ago che tatua sul braccio del suo migliore amico una porcheria. "Son problemi dell'amico", direte, ma poi si scopre che a tatuaggio eseguito l'olandese è volato a Utrecht per cenare con un altro compare che fa il dj. Del resto chi non prende un volo privato per farsi la pizza con l'amichetto... Direte: "Saranno anche fattacci suoi se la domenica Wes si fa avanti e indietro dall'Olanda". Vero, ma un problema c'è: Sneijder non gioca. E per qualcuno è ancora convalescente e per qualcun altro sta banalmente ritardando il rientro per poco attaccamento ai colori nero e azzurro. Di sicuro si diverte come un matto, beato olandesino. A giugno andrà via? Sì, lo farà. Chi lo sostituirà? Coutinho? Potrebbe non bastare. Kakà? Se l'amico di Moratti (leggi Mou) ci mette una buona parola..."