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Bonolis: “Inter poco fortunata, ma ha difficoltà tecniche. Manca un artista del pallone”

Il noto conduttore di fede nerazzurra ha analizzato il momento nerazzurro e la sconfitta contro il Parma

Eva A. Provenzano

Nel mese di giugno è nata la società dilettantistica Azzurri 2010, la squadra di Giovanissimi che è stata voluta da Paolo Bonolis e fa parte dell'Inter Academy: «E' il primo tentativo in questo territorio di calcio giovanile e avrà solo in questa stagione una squadra di giovanissimi, 2004-2005-2006. L'Inter mi ha dato la possibilità di far parte dell'Academy Inter e affronterà, essendo il primo anno di iscrizione per regolamento FIGC, il campionato dei Giovanissimi Provinciali. Contiamo di fare bene, di educare allo sport e creare l'idea di cooperazione che c'è nello sport e che può servire anche nella società civile. Se una società civile fosse più cooperativa che individualistica le cose andrebbero meglio, insomma». 

«Azzurri perché la maglia della Nazionale è un sogno per tutti i bambini e 2010 perché è l'anno del Triplete», ha spiegato ancora sulla sua nuova attività il noto conduttore che poi ha parlato inevitabilmente di Inter.

INTER - «Sono tante voci che convergono. L'Inter non è baciata dalla buona sorte. Ha peccato nel secondo tempo con il Torino e con il Sassuolo e ieri sera invece la palla si è rifiutata di entrare, dall'altra parte invece è entrata. La Juventus ha anche avuto un po' di buona sorte, come è normale che sia nel calcio, l'autorete con il Chievo o il gol di Mandzukic con il Parma, cose che a noi non sono ancora accadute. Credo che l'Inter abbia difficoltà tecniche da risolvere, è una squadra fisica, fatta da giocatori di corsa e di potenza, manca quello che l'anno scorso avevamo individuato in Rafinha, cioè il giocatore che ha il guizzo di imprevedibilità. Una sorta di artista del pallone che sia un esterno, o un regista, ma che permette di scavallare le logiche della potenza fisica e del muro contro muro. Ci vuole un po' di cesello e l'Inter un giocatore con le capacità cesellatiche non ce l'ha. Poi ieri sulle fasce abbiamo giocato con le riserve e anche questa è una piccola problematica. Credo che con il tempo l'Inter troverà il cesellatore che aiuti con i piedi la squadra, quel giocatore che riesca ad andare oltre alla prepotenza e alla forza che altrimenti quando la squadra avversaria si chiude, come ha fatto ieri il Parma, diventano bozzi sulla testa a furia di dare capocciate contro ad un muro, piuttosto che riuscire a scavare tra i mattoncini». 

-Troppo facile bloccare questa Inter, poi diventa anche scontata...

Esattamente quello che dicevo io. 

(Fonte: SS24)

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