Sembra recitare così lo slogan "adottato" dalla Lega Calcio, scrive su Repubblica Matteo Pinci: vietato interferire con il campionato! Paradossale, per un paese nel quale è stato individuato l'epicentro del fenomeno calcioscommesse, che le contromosse non vengano prese per paura di danneggiare il campionato. Eppure le aspettative erano alte e sembrava che il calcio italiano non sarebbe più stato lo stesso. Invece siamo arrivati ad una sorta di "amnistia strisciante" con sconti di pena imbarazzanti. Pensate, il Tnas ha cancellato una cosa come 271 mesi di squalifiche. E la posizione della Lazio? Pinci scrive. "Da almeno dodici mesi, soltanto per citare il più grottesco degli esempi, una pagina dell’inchiesta di Cremona è aperta sulle scrivanie della procura Federale: le testimonianze su Lazio-Genoa del 14 maggio 2011 e Lecce-Lazio della settimana successiva chiamano in causa il laziale Mauri e l’ex capitano genoano Milanetto, solo per citare i più noti." Perché? Non dovevamo entrare nell'era della tolleranza zero, come predicava Abete? Anche la responsabilità oggettiva è stata rivista: "l'esempio più rumoroso l’Albinoleffe, passato da una richiesta di 27 punti di penalizzazione alla pena finale di 5: un tribunale più redditizio di un buon centravanti."
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Calcioscommesse Made in Italy: vietato interferire con il campionato!
Sembra recitare così lo slogan “adottato” dalla Lega Calcio, scrive su Repubblica Matteo Pinci: vietato interferire con il campionato! Paradossale, per un paese nel quale è stato individuato l’epicentro del fenomeno...
E' ormai presumibile pensare che le carte che concernono la Lazio verranno prese in considerazione con il caldo estivo, quando il campionato avrà confermato tutto quello che doveva dire. Compresa la solita pigrizia nel fare pulizia.
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