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Come si vive l’attesa di un derby? Ecco le curiosità dei ritiri di Inter e Milan

Come si vive l’attesa di un derby? Ecco le curiosità dei ritiri di Inter e Milan

Com si vive l'attesa di un derby? Inter e Milan lo faranno così, nei ritiri organizzati alla Pinetina e a Milanello

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Come si vive l’attesa di un derby? Ogni tifoso ha le sue abitudini, ma anche gli stessi giocatori trascorrono ore davvero particolari. La 'Gazzetta dello Sport' ha approfondito un tema molto curioso: come passeranno il sabato sera meno sabato sera del mondo i giocatori di Inter e Milan? Sicuramente con un coprifuoco da adolescenti: tutti in stanza alle 23, o a dormire o al massimo a guardarsi un film. Di certo, nessuno lascerà i ritiri organizzati ad Appiano Gentile e Milanello.

La rosea racconta i dettagli di entrambe le squadre. Si parte con le camere e la serata prevista per il Milan: "Altri tempi: non c’è più la semifinale di Coppa e anche le camere doppie sono quasi scomparse. Il Milan ha tantissime singole, con arredamento piuttosto semplice e alto livello tecnologico, dal wifi alla tv con abbondante scelta di canali. Ci sono 43 camere per 47 posti letto. Oltre ai giocatori convocati, ovviamente, dormono nel centro sportivo i collaboratori di Montella. Nella storia recente, mitica la tripla Brocchi-Gattuso-Abbiati: in quella camera, la 42, si andava per sfogarsi, divertirsi, non pensare alla partita (ma occhio a Gattuso, chi sgarrava veniva ripreso per direttissima). Oggi le doppie sono pochissime, soprattutto una: Zapata-Bacca, la stanza colombiana. Tradizione invece per la camera 5: Liedholm la scelse per la passione per quel numero, da allora è riservata all’allenatore e Montella non fa eccezione. In camera si rientra per le 23, a volte dopo. Prima, cena e attività comuni. Al Milan, un solo spettacolo: Juve-Pescara delle 20.45 nella Sala del Camino. Qualcuno guarderà la partita, altri giocheranno allo storico biliardo. Negli anni Ottanta Hateley, quando perdeva, si sfogava sulle porte, mentre Donadoni era numero 1 del tabellone (e se non vinceva, si dice, al Milan era considerato segno di sventura). Oggi giocano Luiz Adriano e Rodrigo Ely, coppia brasiliana. Altri giocatori invece tornano nella propria camera per vedere un film o usare il pc".

A seguire, il racconto sull’Inter: "Appiano Gentile ha altre regole. Le stanze sono una ventina, tutte doppie a parte quelle per allenatore e staff: per loro, singola. Le coppie più classiche sono Icardi-Ansaldi, Medel-Murillo, Carrizo-Palacio, Yao con Gnoukouri anche se il centrocampista a volte fa coppia con Kondogbia. Ranocchia è in camera con D’Ambrosio, mentre Joao Mario può stare con Gabriel Barbosa e Felipe Melo. Ma molti di questi accoppiamenti variano, anche per aumentare il sentimento dell’appartenenza a un gruppo unito. Se c’è una coppia storica da scegliere, però, niente male Nicola Berti-Chino Recoba. Il Chino raccontò che Berti parlava serenamente spagnolo e un giorno tirò fuori un Avana: «Ti disturba se fumo?». Ad Appiano, programma simile a quello dei cugini. Juve o derby di Madrid in tv, calcio balilla per qualcuno, per altri partita a carte: solitamente gli appassionati sono Medel, Palacio e Santon. In alternativa, PlayStation, film e, per Handanovic, ultimo studio delle caratteristiche degli avversari. Per Berni, lettura. Per Icardi, musica. Tutti, più o meno consciamente, rileggeranno le frasi motivazionali scritte sui muri di Appiano. Michael Jordan: «Il talento vince le partite, ma il lavoro di squadra e l’intelligenza vincono i campionati». Cassius Clay: «Chi non è abbastanza coraggioso da assumersi le proprie responsabilità non compirà niente nella vita». Giacinto Facchetti: «Ci sono giorni in cui essere interista è facile, altri in cui è doveroso e giorni in cui esserlo è un onore».

(Fonte: Gazzetta dello Sport)