Attualmente ai box per infortunio, il difensore del Milan Andrea Conti ha concesso un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Italia fuori dai Mondiali? Io ero sicurissimo che ci saremmo qualificati. Sicuro sicuro sicuro. Si parla di frizioni tra squadra e allenatore ma io, per le poche volte che ho fatto parte del gruppo, non ho visto problemi. Erano tutti amici".
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Conti: “In estate l’Inter era un’ipotesi concreta, ma l’interesse del Milan era maggiore”
Il difensore rossonero ritorna sulla trattativa che l'ha visto protagonista in estate
Il calcio italiano è disastroso?
«No. Siamo forti, un’ottima squadra con ottimi giovani. Romagnoli, Rugani, Donnarumma, Caldara, Spinazzola, Gagliardini, Bernardeschi, Chiesa. Poi Belotti, Immobile e Verratti. C’è tanto per ripartire».
Che si può dire sui ragazzi? Servono le squadre B?
«Non lo so, però so che i giovani devono giocare, fare esperienza sbagliando. Io sono andato in Lega Pro, ora mi chiedo: che senso ha passare dalla Primavera alla A per fare panchina?».
In quei mesi pochi credevano in Conti. Di Biagio era uno di loro?
«È stato forse il primo. All’inizio all’Atalanta non giocavo, ma lui mi convocava. Anche dopo l’Europeo Under 21, cinque mesi fa, l’ho chiamato per ringraziarlo».
Si parla di lui come traghettatore. Buona idea?
«Con i giovani ci sa fare. Per me sarebbe perfetto, ma aspettiamo e vediamo che decide la Federazione».
A proposito di calcio giovanile, com’è stato quel provino da ragazzino al Milan?
«Giocavo a Valmadrera, mi hanno contattato Inter, Milan e Atalanta. Ho fatto subito il provino con il Milan ma non mi piacevano l’ambiente, le persone. Mio papà ha scelto l’Atalanta ed è andata bene. Mi hanno seguito come uomo prima che calciatore, a Bergamo chiedono anche le pagelle, cercano i giocatori negli oratori».
Tanti anni dopo, il Milan vero. Con un volo privato da Ibiza.
«Ero appena arrivato al mare, stavo ritirando i bagagli e mi hanno chiamato: “Devi tornare”. Qui ho trovato un grande club con grandissima organizzazione».
Si è scritto della concorrenza di Napoli, Chelsea, Inter...
«Il mio agente mi ha detto qualcosa sul Napoli, con il Chelsea c’è stato qualcosa ma la vera alternativa era l’Inter. L’interesse del Milan è stato nettamente maggiore e ho deciso: mi piaceva l’idea del nuovo ciclo».
Come finirà la stagione?
«Il Milan verrà fuori, sicuro. Servirà tempo ma andremo in Champions. Juve e Napoli sono davanti, l’Inter è molto preparata, poi ci sono Roma e Lazio. Ce la giochiamo con loro».
E l’Atalanta?
«Magari non ripeterà il quarto posto, però farà un ottimo campionato. A Gasperini sarò grato a vita. Mai lavorato come con lui: dopo l’allenamento dovevo dormire un’ora...».
Domenica sera ci sarà Inter-Atalanta, fratelli contro. Per chi si tifa, per Caldara o per Gagliardini?
«Per Caldara, ovviamente».
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