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Cordoba: “Altro che scudetti di cartone. Madrid nel cuore. Branca e Mazzarri…”

In diretta dagli studi di Sportitalia, Ivan Ramiro Cordoba è tornato a parlare della sua Inter. Ospite della trasmissione “Speciale Calciomercato”, l’ex storico difensore ed ex team manager nerazzurro ha parlato così. CARRIERA...

Dario Di Noi

In diretta dagli studi di Sportitalia, Ivan Ramiro Cordoba è tornato a parlare della sua Inter. Ospite della trasmissione "Speciale Calciomercato", l'ex storico difensore ed ex team manager nerazzurro ha parlato così.

CARRIERA - "Ringrazio l'Italia, l'Inter e tutti i tifosi interisti, che mi hanno dato la fiducia per riuscire nel mio lavoro. Erano altri tempi, era un'altra Inter, ma comunque c'era sempre una passione che ti portava al di là di situazioni molto difficili. Le superavi perchè avevi questa cosa dentro che ti dava una marcia in più"

ALLENATORI - "Il migliore? E' difficile. Ho sempre detto che tutti gli allenatori provano a fare il meglio per la propria squadra. Alcuni ci riescono, altri no. Alcuni non sono proprio adatti per la squadra per cui sono stati scelti. Ma credo sempre nella buona fede dell'allenatore che prova a vincere come i calciatori. Ovvio che all'Inter ci siano stati allenatori come Mourinho, Mancini e lo stesso Cuper, che ha cominciato a mettere le basi per creare quel gruppo che dopo ha vinto tutto. Ognuno nella storia dell'Inter ha fatto la sua parte per cercare di scrivere la storia"

MANCINI - "Difficoltà? Le difficoltà le ha avute anche quando ha preso l'Inter la prima volta, ma a lui piacciono le sfide così difficili, ci riuscirà. Ha dietro anche un'esperienza che gli dà fiducia per poter fare le cose in grande"

MOURINHO - "Lo dico tranquillamente, la sua miglior qualità è prendere il miglior momento del calciatore e metterlo al servizio della squadra nel momento in cui ne ha bisogno. Lui univa queste due cose, non è banale. Bisogna capire il momento giusto di un giocatore che, anche se è in tribuna e lo metti in una semifinale di Champions,sai che entrerà in campo e farà il suo lavoro. Questo è Mourinho: è una qualità che non si può allenare. E' una dote sua e non si può allenare"

ETO'O - "Penso che lui in questo momento abbia una grande motivazione per rivivere quel passato molto importante dellla sua carriera. Vuole rimettersi in gioco, con una squadra che non punta a vincere sempre come l'Inter, ma in una squadra che ha un progetto serio, con il presidente Ferrero e con Sinisa. Lui ci crede, e quando ci crede è così, come ha fatto all'Inter, quando chiese clausole importanti nel contratto proprio perchè ci credeva. Ora sta facendo lo stesso con la Sampdoria. Speriamo ci faccia godere"

IO ITALIANO - "Ormai si, ho il passaporto, tutti i miei figli sono nati qua, sono rimasto per quello, la mia famiglia si trova bene qua"

DESTRO - "Destro ai tempi dell'Inter era stato inserito nell'affare Milito. Per questo è stato giusto cederlo, è stata un'operazione vincente. Può fare bene al Milan? Secondo me dipende sempre dal giocatore e dalla voglia che ha di arrivare e far vedere il suo valore. Dipende da lui, sia che vada al Milan, sia che resti alla Roma. Deve essere convinto della sua decisione: se sarà convinto, sappiamo che è un grandissimo giocatore e sappiamo che ha qualità che lo hanno portato ad arrivare nella Roma e ad essere richiesto da tante altre squadre"

AFFETTO - "Quando tutti i tifosi, non solo dell'Inter, ti ringraziano e sono contenti di quello che hai fatto in campo, penso che questa sia la cosa migliore che puoi ricevere da quello che hai fatto sul campo"

CUADRADO - "Se dovesse andare al Chelsea, avrebbe la possibilità di dimostrare quella che è stata la sua crescita nelle squadre in cui è stato. Sarebbe la conferma di tutto quello che ha fatto, e secondo me ha le qualità per farlo nel Chelsea. Sono fiducioso che lui lo farà"

MURIEL - "Sicuramente alla Samp con mister Sinisa troverà grandissime motivazioni per riuscire a esplodere. Tra i tanti giocatori che ho affrontato, è un giocatore che mi ha impressionato, nei gesti e nella facilità di dribblare e calciare. Ha le qualità, ma deve trovare la strada giusta. E anche lui stesso deve decidere quale percorso seguire. Credo che assieme alla Samp con Sinisa possa farlo"

CASSANO - "Ritorno all'Inter? A Mancini piace il talento. Piace il talento, piace chi gioca bene a calcio e non si è mai posto problemi sul gestire qualsiasi calciatore. Ci può stare, ma di qua a dire che Cassano tornerà...ce ne vuole. Comunque lui non può aspettare tantissimo a trovare squadra. Se sei un giocatore, non puoi aspettare moltissimo tempo"

MURILLO - "Eh, a me piace tantissimo (sorride). A gennaio? Per me lui farebbe di tutto per arrivare subito. L'ho visto in una partita che la Nazionale colombiana ha giocato contro la Slovacchia, mi ha impressionato. Difensore alla Cordoba? E' un difensore che prima pensa a difendere, e questo è già molto importante. Ha le qualità, è un giocatore che può fare bene nel calcio italiano ed è diverso dai difensori che abbiamo, ed è per questo che è stato individuato dall'Inter per il futuro"

FONDAZIONE "COLOMBIA TE QUIERE VER" - "Vuol dire che la Colombia desidera vedere la gente che aiuta le persone che ne hanno più bisogno. Ci sarà un evento a Milano, il 18 maggio: cercheremo di riunire tutte le fondazioni che aiutano la Colombia e tutti i personaggi più famosi e importanti che stanno dall'estero. Gente che con la sua carriera cerca di contribuire e di devolvere a chi ne ha più bisogno in Colombia. E' come una Nazionale colombiana delle fondazioni. L'Italia per la mia fondazione ha un significato enorme, tutto quello che sono riuscito a fare in Colombia l'ho fatto grazie agli italiani, che sono tra i primi al mondo a dare una mano quando c'è qualche possibilità di aiutare, è un dato certo"

CALCIO ITALIANO - "Penso che faccia tutto parte di un'evoluzione del calcio, momenti che vanno legati alla storia del paese. Non vale solo per l'inter, per tante squadre e per il calcio italiano in generale. Io sono straniero ma sono convinto che se in Italia non si comincia a credere nei giovani e non si faccia capire loro che devono quasi mangiare l'erba di un campo quando si alzano al mattino e vanno ad allenarsi, è difficile. Devono capire che hanno un'opportunità grandissima, che indossano una maglia importante. Finchè non gli entra questa cosa nelle vene ai ragazzi, è difficile aspettare che il calcio abbia una crescita importante. Soldi per gli stranieri si spendono ovunque, è così in ogni paese".

STIPENDI ALTI - "Fa parte dello spettacolo che ci guadagna. Normale che un certo giocatore che fa spettacolo abbia la sua parte, per quello che fa e per quello che si è costruito negli anni. Non è lui che va a puntare la pistola contro chi gli da i soldi: è quello che lui pretende una volta che ha fatto vedere determinate cose. Fa parte dello spettacolo e di tutto quello che gira intorno al calcio. Il manager è giusto, tanto di cappello, ha fatto la sua carriera, ma anche il giocatore lo ha fatto. Si allena sin da bambino, con una certa disciplina e una certa metodologia, deve lasciare stare tante situazioni e sacrificare tante cose nella vita che non rivedrà mai più. Nella sua carriera ha la possibilità di avere un compenso per sè e soprattutto per la sua famiglia che, ai tempi, magari ha dovuto abbandonare. E' un discorso profondo, difficile fare dei paragoni"

MORATTI-THOHIR - "Quanto ha perso l'Inter? Non direi che ha perso. Fa parte di una storia, è un cambiamento incredibile per tutti, però ci si aspettano sempre buone cose. Adesso abbiamo un proprietario straniero, con una cultura diversa"

MAZZARRI - "Ha distrutto l'Inter? No no. Cosa ha sbagliato? Tante cose sono sbagliate ma è inutile dare la colpa a una persona"

MILITO - "E' stato il segreto di quell'Inter? No, il gruppo è stato il segreto di quell'Inter"

BALOTELLI - "Gestito male dal gruppo? No, non è stato gestito male. E' lui che non si è saputo gestire. Perchè ad un certo punto sei tu che hai davanti quello che hai e devi capire quanto sei forte. Peggio Adriano o Balotelli? Nessuno dei due, sono due fortissimi campioni che hanno sprecato la loro vita, con qualità che li potevano far diventare i migliori giocatori al mondo"

SNEIJDER - "Bene alla Juventus? Ci poteva stare, ha fatto la storia nell'Inter ma per pochi anni, ci poteva stare"

IO TEAM MANAGER ALL'INTER - "Durata poco? Diciamo che è durata quanto volevano che durasse. E basta, mi fermo lì"

BRANCA - "Non lo sento da una vita. Ha lavorato bene? Ci sono periodi buoni e altri cattivi"

SCUDETTI CONTRO LA JUVE - "Veri o di cartone? Erano veri, certo che erano veri, sudati fino in fondo"

MILAN - "Problema? Ci sono pochi soldi e poche possibilità di portare giocatori che possono fare la differenza"

PARTITA DEL CUORE - "Madrid e la vittoria della Copa America con la Nazionale"

RITIRO - "Non giocare più mi manca se ci penso, ma trovo che adesso avere il tempo di stare con la mia famiglia, anche nel fine settimana, sia qualcosa di speciale. E' arrivato il momento che doveva arrivare"