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Cordoba: “Inter? Non tiferò mai contro. Inzaghi coraggioso. Per lo scudetto…”

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Le parole dell'ex nerazzurro oggi socio del Venezia: "Sarà una partita particolare per me, ovvio, posso dire che tiferò per la mia squadra, che ora è il Venezia"

Marco Astori

Intervenuto ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Ivan Ramiro Cordoba, ex difensore dell'Inter oggi socio del Venezia, ha parlato così in vista della sfida tra le due squadre di domenica sera: “Non tiferò mai contro l’Inter. Sarà una partita particolare per me, ovvio, posso dire che tiferò per la mia squadra, che ora è il Venezia. Mettiamola così: Che l’Intere vinca tutte le altre partite. Scherzi a parte, all’Inter come a Mourinho sarò sempre grato e rispettoso”.

E Inzaghi?

“Non l’ho mai studiato con la visione di un dirigente. Penso però che si stia mettendo in linea con quella che era l’aspettativa. Per lui era una bella sfida, non facile, ma di quelle sfide che vuoi affrontare. Prendi una squadra scudettata, con obbiettivi diversi, giocatori diversi, lasciando la comfort zone della Lazio. E’ stato coraggioso. Qualcuno può dire facile esserlo se prendi quei soldi, ma non è così scontato”.

Cosa manca all’Inter per essere forte quanto la sua?

“Sta crescendo, deve continuare a fare questo percorso, perché vincere ti aiuta a vincere, anche una Coppa Italia. Attraverso le vittorie puoi diventare come quell’Inter, al di là dei giocatori. Che comunque sono ottimi e puoi anche fare delle scelte vista la rosa abbondante”.

Chi le piace dei difensori nerazzurri?

“Skriniar è molto forte. Ma un giocatore di cui non possiamo fare a meno (dice davvero possiamo, ndr.) è De Vrji. Lui è l’equilibrio della nostra difesa. La mia difesa, quella con Mou, era diversa: giocavamo sempre a quattro. Difficile fare paragoni”.

Giochiamo alle percentuali. Quante ne ha l’Inter di rivincere lo scudetto?

“Voglio essere fiducioso: l’80 per cento. Anche se è dietro ora. Era dietro anche l’anno scorso. La vittoria col Napoli le ha dato grande spinta. Poi per rosa, per quello che dicevamo prima che sentirti vincitore che ti dà una forza diversa. Sarà una bella lotta con Milan e Napoli. Forse sono portato a pensare positivo perché sono tifoso. Ma L’Inter ha un organico molto più importante e attrezzato per arrivare in fondo. Senza sminuire quello che fanno le rivali che hanno fatto un lavoro molto importante. Meno male che al Milan ci hanno messo tanto tempo a capire che Maldini era molto importante, altrimenti noi come interisti avremmo fatto più fatica l’anno scorso”.

 

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