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Dal Biscione ai De Smurfen: i soprannomi delle squadre nei sedicesimi di Europa League

Gianni Pampinella

GENK

SOPRANNOME: De Smurfen (i puffi)

MOTIVO: "Qualcuno li chiama 'Genkies' (nome generico degli abitanti della cittadina), altri i "Minatori" (riferendosi alle antiche miniere di carbone), ma "i puffi" è il nome preferito dai tifosi. Il soprannome proviene dalla divisa blu e bianca e ha ispirato una celebre coreografia nel derby contro il Sint-Truidense (i Canarini) quando è stato disegnato un enorme Grande Puffo con in mano uno spaventato Titti".

INTER

SOPRANNOME: Nerazzurro o Il Biscione

MOTIVO: "L'Inter indossa la casacca nerazzurra dal 1908, anno della sua fondazione. Si dice che il nero rappresenti la notte, mentre il blu è il cielo. Il serpente è un simbolo importante della città di Milano e compare spesso nei suoi stemmi".

KRASNODAR

SOPRANNOME: Byki (i tori)

MOTIVO: "Dall'animale ritratto sullo stemma del club, fondato solo nove anni fa. Il presidente Sergei Galitski spiega: 'Sarebbe stato strano usare un pappagallo o una giraffa per una squadra del Kuban. I tori, invece, sono molto comuni'".

LAZIO

SOPRANNOME: Aquile o Aquilotti

MOTIVO: "Il soprannome proviene dallo stemma del club che risale al 1900 e si deve all'ufficiale dell'esercito, Luigi Bigarelli. Quando infatti si dovette decidere il simbolo del club, la scelta dell'aquila fu immediata poiché rappresentava un animale orgoglioso che era anche il simbolo delle storiche legioni romane".

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