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Dall’esonero di Mancini a quello di de Boer. 84 giorni intensi per il mondo Inter

Ripercorriamo con delle immagini la storia dell'allenatore olandese al club nerazzurro

Eva A. Provenzano

Il giro dell'Inter in ottanta giorni. Se Frank de Boer scrivesse mai, pure lui, un'autobiografia potrebbe dedicare questo titolo al capitolo nerazzurro. Da quando è arrivato a quando ha lasciato il club milanese sono passati 84 giorni.

L'allenatore olandese, che arrivava dall'esperienza all'Ajax, ha preso in consegna la squadra interista dalle mani di Mancini agli inizi di agosto e ancora non sapeva probabilmente cosa lo aspettava. Certo non poteva immaginare, neanche nelle previsioni più pessimistiche, che sarebbe finita tanto presto, che sarebbe andata a finire così. "Serviva più tempo", ha confessato infatti subito dopo l'annuncio della sua rescissione con il club nerazzurro.

La società, venerdì scorso, durante e dopo l'assemblea dei soci, lo aveva confermato contro ogni voce che parlava di esonero già scritto. De Boer poteva forse calcolare le difficoltà a cui andava incontro e fare un passo indietro, ma ci ha provato a scrivere la sua storia con l'Inter. Per dirla tutta da un po' ci provano in tanti a fare bene, ma sta diventando difficile per tutti (nove allenatori con Vecchi dal 2010). Non è solo la panchina che va sistemata. Questo non è sicuramente un alibi, i risultati e i numeri non sono arrivati e questo ha giocato a sfavore dell'olandese, ma le colpe vanno distribuite a tutti i livelli e va fatto per il bene dell'Inter. Quelli a Milano sono stati giorni molto intensi per il tecnico olandese: ripercorriamo con alcune foto il suo percorso in nerazzurro (Leggi le schede).

(FCINTER1908.IT)

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