Il capitano, il totem, l'idolo dei tifosi nerazzurri e non solo si è fermato ai box dopo ben 1101 partite anche l'infinito Zanetti ha dovuto fare i conti con l'atroce destino. Un infortunio forse dei peggiori che gli poteva capitare perchè a 40 anni la rottura del tendine d'achille è una mazzata forse anche troppo grande per uno come lui.
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Dopo 1101 partite anche Zanetti si arrende. E ora…
Il capitano, il totem, l’idolo dei tifosi nerazzurri e non solo si è fermato ai box dopo ben 1101 partite anche l’infinito Zanetti ha dovuto fare i conti con l’atroce destino. Un infortunio forse dei peggiori che gli poteva...
Il dolore, la smorfia, prima di abbandonare il campo in barella con lo scarpino slacciato, sperando che sia tutto solo dolore e invece in serata, dopo la risognanza magnetica la rottura è diventata ufficiale. Ed ora? Lui è stato subito chiaro e deciso: "Avevo bisogno di cambiare le gomme dopo tanti chilometri ma la mia carriera non è finita qui, voglio tornare più forte di prima". In ogni caso, passeranno dei mesi prima di rivederlo: sei, otto, chissà. Un’operazione (nei prossimi giorni, probabilmente in Finlandia dal professor Orava), un lavoro di recupero durissimo, risposte del suo fisico forse inedite, perché mai ne ha dovute chiedere di così importanti e nel frattempo gli anni sono passati, e 40 sono 40 anche quandofisicamente si è una roccia.
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