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Emmers: “Ecco cos’ho imparato da Vecchi e Spalletti all’Inter. Lautaro? Grande acquisto”

Le parole del giovane centrocampista belga

Marco Astori

In un'intervista concessa ai microfoni de La Gazzetta dello Sport, Xian Emmers, centrocampista classe 1999 di proprietà dell'Inter in prestito alla Cremonese, ha parlato del suo trasferimento nel nuovo club, ma anche del suo processo di crescita in nerazzurro e della sua vita privata.

Emmers, perché a Cremona?

«Sapevo delle richieste ma sono contento di essere a Cremona. So che qui devo conquistare spazio ma so anche che questo è già il calcio dei grandi».

Cosa ha imparato all'Inter?

«Da Vecchi la tattica, lui è un grande insegnante di come ci si muove in campo. Da Spalletti il gioco corto, il pallone che deve correre veloce».

Papà Marc in Belgio ha vinto quattro scudetti e due Supercoppe, più una Coppa delle Coppe e una Supercoppa Uefa. Cosa le ha insegnato?

«E' stato lui a dirmi di venire in Italia, aveva giocato nel 1997 a Perugia e gli era piaciuto. Mi ha detto che qui avrei imparato a diventare un calciatore vero. E mi aveva anche avvertito che il calcio qui è passione e partecipazione. La partita non finisce come in Belgio alla domenica sera, ma va avanti per tutta la settimana successiva».

Come mai è nato a Lugano?

«Mio padre giocava lì e i miei genitori (anche la madre è belga, ndr ) abitavano lì. Sono stato un anno a Lugano e poi sono tornato a Genk, dove i miei vivono ancora. Il Belgio è casa mia, l' Italia la seconda patria».

Il nome Xian non è belga...

«Lo ha deciso mia mamma, in quel periodo guardava un film o un telefilm con un personaggio con quel nome».

In Russia poteva essere l' occasione buona per il Belgio di vincere un Mondiale. Invece...

«Individualmente ha buoni giocatori. Ma nel finale è mancato lo spirito di squadra».

Dell' Inter chi la ha aiutata di più a entrare in prima squadra?

«I centrocampisti, soprattutto Vecino e Gagliardini».

Il miglior acquisto dell' Inter?

«Lautaro Martinez».

Con la Cremonese ha debuttato a Palermo, in campo per 90' come mezzala destra.

«È stata una bella esperienza contro una squadra che punta alla promozione. Ho provato un po' di emozione all' inizio, poi mi sono sciolto».

Che musica ascolta?

«Tutta quella che trasmettono per radio. Ma in palestra in un allenamento ho sentito una canzone di Bocelli e sono rimasto incantato dalla sua voce».

La ragazza?

«Non ce l' ho».

Milano le piace?

«Bella ma troppo caotica. Cremona mi sembra invece una città tranquilla, mi piace».

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