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Esposito: “Spero di tornare, ma decidono Inter e Basilea. Lukaku mi ha detto…”

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L'attaccante classe 2002 si racconta tra passato, presente e futuro: "A volte mi sento un po' un bersaglio. Ma per me è un buon segno"

Fabio Alampi

20 anni ancora da compiere, eppure ne sono successe di cose nella carriera di Sebastiano Esposito: enfant prodige del settore giovanile dell'Inter, l'esordio in Prima Squadra a 16 anni, il primo gol in Serie A a 17. Oggi, a Basilea, l'attaccante classe 2002 sta provando a riscattare una stagione non esaltante divisa tra Venezia e Spal, in attesa di scoprire cosa riserverà per lui il futuro. Il gioiellino di scuola nerazzurra si è raccontato in un'intervista a tutto tondo concessa al quotidiano elvetico 20 Minuten.

Descriveresti la tua giovane carriera come un piccolo giro sulle montagne russe?

"No, non direi. Ho sempre lavorato sodo e mi è stato permesso di giocare per l'Inter quando avevo 16 anni. Ho fatto molte cose per bene, ma ho anche commesso degli errori. Penso che se sei impeccabile all'età di 17 o 18 anni, sei un alieno".

Hai esordito in Europa League con l'Inter nel 2019 a 16 anni. Oggi, tre anni dopo, giochi "solo" in Super League. Cosa è successo?

"L'Inter ha veri e propri attaccanti di punta, molto più esperti di me. Non mi sono mai illuso di poter giocare all'Inter per sempre. Ma spero di poter essere di nuovo lì un giorno".

Hai anche un rapporto speciale con Romelu Lukaku. È vero che ti ha consigliato lui di trasferirti a Basilea?

"Ne ho parlato con Romelu, con cui ancora oggi sono in contatto regolare. Ha detto che ho bisogno di giocare per crescere. Ma è stato principalmente il mio agente a consigliarmi di venire a Basilea".

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Dopo alcune difficoltà, le cose stanno andando meglio per te personalmente. Sei d'accordo?

"Da quando ho segnato in trasferta contro il Marsiglia le cose stanno andando davvero bene. Le mie prestazioni sono diventate più costanti. Corro di più in campo e lavoro per la squadra. Ho percorso quasi dodici chilometri contro Young Boys e Marsiglia. Questi dati mostrano che sono presente".

Com'è il tuo rapporto con l'allenatore Guillermo Abascal?

"È un allenatore molto diretto. Dice le cose come stanno e tratta tutti i giocatori allo stesso modo. Se ti alleni bene, giochi. Nessuno può lamentarsi di lui".

Così diverso dal rapporto con il suo predecessore Patrick Rahmen?

"No, nemmeno con lui ho mai avuto problemi".

Ci sono voci che dicono che al Basilea ascolti solo David Degen, il presidente. Cosa ne pensi?

"Non ho nemmeno il suo numero! I media si sono concentrati su lui e me. Sono stato sui titoli dei giornali per sette giorni di fila e accusato di essere responsabile di tutto. Nessuno scrive del fatto che ho segnato sei gol e fatto dieci assist in questa stagione".

Ti senti trattato ingiustamente dai media?

"A volte mi sento un po' un bersaglio. Ma per me è un buon segno. Il fatto che i media scrivano di me significa che ho un certo status".

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Il Basilea ha un'opzione di acquisto per te. Come vedi il tuo futuro? Dove giocherai nella prossima stagione?

"Ad essere onesto, non posso dare alcuna informazione in merito perché come giocatore non posso influenzare così tanto. Se il Basilea vuole tenermi, può esercitare l'opzione per l'acquisto, altrimenti la palla ce l'ha l'Inter. Su questo i due club saranno sicuramente d'accordo".

Quindi hai contatti regolari con l'Inter?

"Di recente ho fatto una videochiamata con l'ufficio stampa dell'Inter. Per caso sono entrati in sala il ds Piero Ausilio e Dario Baccin. Mi hanno detto che era ora di fare di più e di mettere a tacere i critici. Quella è stata la necessaria iniezione di adrenalina che mi mancava. Due giorni dopo ho segnato contro il Marsiglia e fatto quattro assist nelle partite successive. Ho detto alla mia ragazza che avevo abbastanza adrenalina ed energia per spostare le montagne".

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