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Feltri: “Figuriamoci se uno bello come Ronaldo si è ridotto ad aggredire una sciacquetta”

Fanno discutere le parole di Vittorio Feltri sul caso del presunto stupro di Cristiano Ronaldo

Redazione1908

Vittorio Feltri, nel suo editoriale per Tuttosport, commenta così la vicenda del presunto stupro di Cristiano Ronaldo, risalente al 2009 a Las Vegas:

"Ormai è un’epidemia. Nei ritagli di tempo, alcune donne si divertono a denunciare uomini danarosi, accusandoli di molestare e, dopo averli ricattati, ricevendo ricche somme, non paghe, avviano procedure giudiziarie. Ambiscono a vedere dietro le sbarre i loro amici. Cosicché scoppiano scandali fasulli eppure travolgenti nonché sputtananti per le persone coinvolte, che passano di fatto dal ruolo di “aguzzini” a quello di vittime. Trattasi di operazioni improntate ad abiezione.

L’ultimo caso riguarda Cristiano Ronaldo, calciatore fenomenale e talmente corretto in campo da indurci a pensare che lo sia anche fuori. Una tizia che non merita di essere nominata, dopo aver incassato quasi 400 mila dollari, afferma, di volerne altri 200 mila, intentando una causa civile nei confronti di CR7. Tutto per una vicenda iniziata in un locale dove la signorina, allora aspirante modella, aveva il compito di intrattenere i clienti vip come Ronaldo, del quale aveva anche accettato l’invito di proseguire la serata nella sua suite dell’hotel di Las Vegas, evidentemente non per approfondire temi filosofici. Da lì in poi le versioni divergono: lei sostiene di essere stata violentata, Ronaldo di aver fatto sesso consenziente. Il problema è che anche allora lei non lo ha denunciato alla Polizia, ma ha subito cercato un avvocato per spillargli dei soldi. Il resto è cronaca di questi giorni, con l’improvviso risveglio della signorina (ha finito i soldi?) e la nuova richiesta, questa volta con un'accusa rumorosamente pubblica sulla scia della moda di questi tempi.

Tempi nei quali si ignora dove siano i confini tra lecito e illecito. Gli stessi legislatori se ne guardano dal definirli. Tuttavia la moda femminile di incastrare i maschi abbienti dilaga. Da alcuni mesi ogni giorno sui giornali abbondano titoli su presunti assalti di arrapati a signorine virtuose. La stura è avvenuta su iniziativa di Asia Argento, la quale ha puntato il dito su un produttore americano per una vicenda risalente a venti anni orsono: «Mi ha sottoposto a una pratica orale, costringendomi a subirla mediante pressioni stregonesche». Farei notare che certi esercizi sono impossibili senza il pieno e reciproco consenso. La violenza in effetti è realizzabile soltanto con altre parti del corpo, non con la lingua. Poi è scattata la Nemesi: Asia ha trovato un pirla diciassettenne che ha raccontato di essere stato obbligato ad andare a letto con madame. E giù polemiche.

Osserverei che un giovanotto timoroso della passera è degno di una pedata nel deretano, non di intascare soldi. La faccenda di Ronaldo è ancora più grottesca. Mancano le prove. Rimangono le deduzioni logiche. Un marcantonio bello, aitante e famoso quale il puntero juventino credo abbia il suo daffare a respingere le bamboccione con le fregole, figuriamoci se si è ridotto ad aggredire una sciacquetta. Quante ragazze e quante tardone importunano maschi, li tampinano e li ossessionano. Non mi risulta che essi vadano in tribunale allo scopo di punirle. Invece le frignone si recano a lacrimare sulle spalle togate e bussano a quattrini. Poi si battono per le pari opportunità. Però l’uguaglianza dovrebbe esserci pure nelle mutande. Giù le grinfie da Cristiano".

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