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Il Porto si avvicina, CdS svela: “Inzaghi terrà come riferimento questa Inter”

Inter Inzaghi Lukaku
Si avvicina il Porto e il grande rebus di formazione dell'Inter è in attacco: chi accanto a Lautaro Martinez?

Alessandro Cosattini

Si avvicina il Porto e il grande rebus di formazione dell'Inter è in attacco: chi accanto a Lautaro Martinez? Il Corriere dello Sport ha fatto il punto sul momento di Lukaku e Dzeko per la Champions League. E, più in generale, sull'undici che ha in mente Simone Inzaghi.

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L'Inter di riferimento di Inzaghi

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"Inzaghi non terrà come riferimento soltanto gli ultimi novanta minuti. Anzi, ripartirà dall’Inter che ha vinto gli ultimi due derby, quelli in cui tra Supercoppa e campionato il fronte offensivo se lo sono spartito in tandem Lautaro e Dzeko. Sempre loro due erano in campo dall’inizio il 26 ottobre scorso, quando i nerazzurri travolsero il Viktoria Plzen strappando il biglietto per gli ottavi. Quella è stata anche l’unica apparizione di Lukaku nella Champions di questa stagione, durata poco meno di dieci minuti da subentrato, giusto il tempo di chiudere la contesa sul 4-0 con un proprio gol per poi ricadere qualche giorno dopo in un nuovo guaio fisico. Dopo la vittoria sui friulani Inzaghi non si è sbilanciato, apprezzando però la possibilità di non dover compiere scelte forzate. L’ex bomber (tra le altre) di Manchester United, Chelsea ed Everton ripartirà dal gol di sabato sera, che ha spezzato un digiuno casalingo in campionato perdurante dal maggio 2021: guarda caso sempre in un match contro l’Udinese. 

dimarco lukaku inter udinese

Tra Dzeko e Lukaku

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Altrettanta fiducia viene riposta nelle possibilità di Dzeko, tanto che Inzaghi l’ha sempre fatto partecipare a tutti gli impegni stagionali nelle diverse competizioni - da titolare o da subentrato -, anche in virtù dei guai fisici di Lukaku e di un Correa che non ha mai convinto fino in fondo. Il bosniaco fin qui ha ricompensato il tecnico con 11 reti stagionali, un bottino che gli permette quantomeno di intravedere quello della sua prima annata in nerazzurro, quando andò a segno in 17 occasioni. Dalla sua parte ci sono le garanzie sul piano fisico abbinate all'immancabile esperienza sul piano internazionale, oltre a un feeling con Lautaro consolidatosi nel tempo nonostante l'ombra pesante dei gol a raffica (prima del suo arrivo) segnati dall’argentino in coppia con Lukaku, tanto da arrivare a 41 centri messi assieme in Serie A nell’anno dello scudetto. A prescindere da chi scenderà in campo mercoledì sera, la vita non sarà facile contro una squadra rocciosa come quella costruita da Conceicao. Serviranno risposte adeguate, magari anche ricorrendo a una sorta di staffetta in attacco visto che la qualificazione si gioca nell’arco di due notti e 180 minuti", si legge.

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