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GALLERY – Mourinho e non solo, quando la lite a bordo campo diventa uno show

Eva A. Provenzano

A gennaio 2016 c'è un quarto di finale di Coppa Italia da giocare tra Inter e Napoli. Segna Ljajic: Sarri dice qualcosa a Mancini e lui diventa una furia: "Cos'hai detto?", urla avvicinandosi sempre di più all'allenatore della squadra partenopea. Mancio arriva in sala stampa e racconta quanto successo: "Battibecco? Domandate a Sarri, che è un razzista. Io dico che uomini come lui non possono stare nel modo del calcio. Sarri ha usato parole razziste: Avevo chiesto solo al quarto uomo il perché dei cinque minuti di recupero e lui ha iniziato a inveire contro di me, dandomi del 'frocio' e 'finocchio'. Ha 60 anni e si deve vergognare".

Sarri replica:"Ero nervoso per l’espulsione a Mertens. Sono cose che in campo succedono e devono finire lì. Sono andato a chiedergli subito scusa negli spogliatoi e ora mi aspetto che anche lui faccia lo stesso. Può darsi io l’abbia offeso, ma secondo me sono cose che devono rimanere in campo".

Il giudice sportivo squalifica Sarri per due giornate da scontare in Coppa Italia e gli fa pagare anche ventimila euro di multa.