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Gazsport: “Da possibile pallone d’oro a vice Alvarez. L’involuzione di Sneijder”

Appena un anno fa l’olandese dell’Inter Wesley Sneijder era in lotta con Messi e Xavi per il pallone d’oro forte di un anno fantastico. Trascinatore dell’Inter del triplete e condottiero dell’Olanda ai mondiali di...

Riccardo Fusato

Appena un anno fa l'olandese dell'Inter Wesley Sneijder era in lotta con Messi e Xavi per il pallone d'oro forte di un anno fantastico. Trascinatore dell'Inter del triplete e condottiero dell'Olanda ai mondiali di calcio. Ora è tutto cambiato e sembra che il mondo si sia rovesciato. Mentre Messi fa i conti con la storia, Sneijder si misura con Alvarez per un posto da titolare nell’Inter. Triste, veloce e paradossale, la sua parabola. Forse un anno fa quel Pallone d’oro gli stava largo, ma questo momento buio nell’Inter è un corridoio stretto, lontano dalla normalità. Certo, in genere, Sneijder è uno che comincia le cose bene e poi si complica la vita. Gli è successo nell’Ajax: campione d’Olanda a vent’anni, premiato come miglior talento. Ha continuato nel Real Madrid: debutto con gol nel derby con l’Atletico. Curiosa analogia con l’esordio di due anni dopo a San Siro. Mourinho l’aveva mandato in campo nel derby col Milan (4-0), agosto 2009, ventiquattro’ore dopo che l’olandese era stato scaricato dal Real.

A Madrid erano arrivati Ronaldo e Kakà, non c’era più spazio per lui e Robben. Mou è abituato a battezzare un giocatore e decidere che è insostituibile. Deco nel Porto, Lampard nel Chelsea. Si sentono dire che sono i numeri uno al mondo, finiscono col crederci, e giocano di conseguenza. A Sneijder è successo subito, in quella magica stagione 2009-10. Sembrava un fenomeno anche nell’Olanda al Mondiale in Sudafrica. Se avesse potuto, Mou l’avrebbe riportato al Bernabeu, invece di ripiegare su Ozil. Sneijder è rimasto all’Inter, e — steso dagli infortuni muscolari—ha perso peso e centralità. Un calvario. La squadra che aveva trovato un equilibrio senza di lui, ha smesso di vincere, quando Wes è tornato; come è successo al Bayern, con il ritorno di Robben. Sindrome olandese. Curiosa coincidenza, forse non è soltanto un caso.