La sua è una missione (quasi) impossibile. Risollevare l'Inter in una stagione come questa sembra davvero un'impresa ardua. Andrea Stramaccioni è stato chiamato da Moratti a mettersi in gioco e lui non se l'è sentita di dire no al suo presidente. Per alcuni ha già perso: "non ce la farà mai", dicono i soliti detrattori, ma c'è chi è più fiducioso e gli dà qualche chance. Gli interisti sperano di ritornare a sognare giorni migliori. Domenica esordirà a San Siro.
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GdS: “Ecco lo Strama-pensiero. La tattica e la tecnica svelate da lui stesso…”
La sua è una missione (quasi) impossibile. Risollevare l’Inter in una stagione come questa sembra davvero un’impresa ardua. Andrea Stramaccioni è stato chiamato da Moratti a mettersi in gioco e lui non se l’è sentita di dire...
RELATORE - Intanto La Gazzetta dello Sport ha fatto un viaggio tra quelli che potrebbero essere i segreti del mister. In un incontro nel quale si parlava di tattica e tecnica, c'era anche una relazione di Strama e da quella si possono capire diverse cose. Anche se si tratta di una relazione fatta all'epoca delle giovanili.
FILOSOFIA - A quanto pare il neo tecnico è un vero e proprio stratega: "Il bello è che quando imparano a conoscerti studiano delle contromosse e tu devi inventarti altro", spiegava agli altri allenatori. Fondamentale per lui è la testa: "Il lavoro mentale conta quanto quello sul campo: io devo trasmettere innanzitutto un'idea, se non ho un coinvolgimento mentale dei giocatori il lavoro in allenamento si perde", aggiungeva. Senza dimenticare la filosofia: "L'idea di essere diversi dal resto delle squadre, l'identità, vengono prima del risultato".
SUBITO - Per lui sono fondamentali le prime settimane di allenamenti, i suoi metodi non sono semplicissimi: con l'Inter non ha molto tempo, ma è anche vero che nel gruppo che ha a disposizione ci sono dei professionisti navigati che dovrebbero essere abituati a tutto. "L'esperienza mi insegna che le prime settimane sono decisive per far passare la tua idea di gioco e 'tenere in mano' la squadra", affermava 'da giovane'.
POSSESSO - Valerio Clari, giornalista della Gazza è riuscito a scovare anche le idee tattiche di Strama. "Io ho i miei termini, palla addosso, palla sopra, linea di passaggio, non mi importa come chiamava le cose il precedente allenatore". In effetti del suo linguaggio particolare si sono accorti tutti subito. All'allenatore piace il 4-3-2-1 con il centrocampo a rombo, ma quando si tratta di sfruttare gli esterni usa il 4-2-3-1 con un centrocampista che si inserisce tra i due difensori centrali e permette ai terzini di spingere in avanti e ripartire. Tra le caratteristiche del gioco di Stramaccioni c'è anche il possesso palla, "un possesso che crei problemi, non è che giriamo palla perché siamo belli", sottolinea il mister. Insomma niente di particolarmente nuovo, ma è nuovo l'entusiasmo che sembra aver dato all' Inter. Adesso si può solo sperare che basti.
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