Gianfelice Facchetti, figlio del grande Giacinto, a Il Giornale ha rilasciato una breve dichiarazione sulla questione Leonardo e allenatori: “È durato così pochi mesi che non c’è stato il tempo materiale per sentirsi “traditi”. Sbagliato il tempo della separazione, fra 20 giorni inizia la preparazione, il 6 agosto c’è la Supercoppa Italiana, ora la società deve decidere in fretta.” - Moratti si ritrova nuovamente senza un allenatore poco dopo la vittoria di un trofeo: "Ricordo l’addio del portoghese durante la festa per la Champions. Idem, a fine anno, la gioia del mondiale per club rovinata poco dopo, con la separazione da Benitez. Leo aveva chiuso la stagione in maniera dignitosa, con la coppa Italia. Il bene dell’Inter e dei tifosi deve venire prima di tutto, chi decide di andarsene non può avere il potere di rovinare la soddisfazione per un trofeo conquistato".
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Gianfelice Facchetti: “Leo? Sbagliato il tempo dell’addio. Villas Boas? Figura positiva”
Gianfelice Facchetti, figlio del grande Giacinto, a Il Giornale ha rilasciato una breve dichiarazione sulla questione Leonardo e allenatori: “È durato così pochi mesi che non c’è stato il tempo materiale per sentirsi “traditi”....
Adesso uno dei candidati maggiori per la panchina nerazzurra sembra essere l'ex Sinisa Mihajlovic, il rapporto con la piazza fiorentina non è ottimale ma la società viola ha già comunicato di non voler lasciar libero il proprio tecnico: "Eppure la famiglia Della Valle non se ne priverà facilmente. Chiunque abbia un tecnico contrattualizzato chiede fior di quattrini perché deve riprogrammare. E poi ricordo Luca Toni: prima di passare al Bayern era quasi d’accordo con l’Inter, la proprietà viola fece di tutto perché non venisse. All’Inter è stato utile, si è affezionato e la gente gli ha riconosciuto qualcosa dei trofei vinti".
Su Delio Rossi, Ranieri, Gasperini, lo stesso Zenga, Facchetti commenta così: "Il buon curriculum non basta, serve uno che conosca l’ambiente, magari il fior fiore dei tecnici italiani non è compatibile".
Molti presidenti, compreso Moratti puntano sempre di più su allenatori giovan, Villas Boas sarebbe una grande alternativa: "È la tendenza del momento, impensabile sino a pochi anni fa: puntare su giovani, come Leonardo. E Mourinho ha portato così tanta energia che ha creato un vuoto. Non va riempito con surrogati, serve una leadership tecnica diversa e il coraggio di seguirla. Villas Boas, anche se allena da appena due stagioni. Era collaboratore di Mou, a 34 anni è già una figura positiva, per un progetto di continuità". In casa Inter, tengono banco anche le bizze di alcuni big che vorrebbero cambiare aria: "Sono esche gettate dai procuratori. Se non salta fuori la squadra giusta, elemosinano in società per un ritocco. È la stessa solfa da una vita, amplificata dal web. Il mercato è immobile, nessuno ha messo a segno grandi colpi, il Milan ha preso solo El Shaarawi e Mexes svincolato. Due anni fa Snejider e Lucio arrivarono nell’ultima settimana, la scorsa estate Ibra e Robinho a due giorni dalla fine".
Facchetti per concludere, va sulla questione calcioscommesse, un altro scandalo che ha colpito il calcio italiano: "Attorno al pallone il giro di soldi facile attira una certa tipologia di persone, a partire dai dilettanti. Club sono sponsorizzati da agenzie di scommesse, il fatturato deriva anche da lì. Le intercettazioni sono compromettenti, dimostrano che il calcio da solo non si tutela, ha bisogno che la giustizia ordinaria ci metta il becco. Il 2006 doveva far alzare le antenne sulle possibili contaminazioni, il codice sportivo ha dormito un sonno profondo".
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