Icardi, 50 gol ad un passo: meglio di Mazzola, Milito e Matthaus? In maglia Inter…

Al centro dei discorsi trattati oggi dalla Gazzetta dello Sport, Maurito Icardi occupa decisamente lo spazio maggiore. Al capitano nerazzurro si accosta un dato importante: i 50 gol con la maglia dell’Inter sono ad un passo, dopo i 49 già segnati in 99 partite. Frosinone potrebbe essere una grande occasione per la doppia cifra tonda, con 50 gol e 100 presenze.

Se ce la farà, Icardi potrà piazzarsi almeno al sedicesimo posto nella classifica dei cannonieri da 50 gol. Segnando sabato, arriverebbe dietro ad un altro gruppo di 15 glorie nerazzurre del passato: Cevenini, Agradi, Angelillo, Nyers, Vieri, Firmani, Meazza, Aebi, Altobelli, Boninsegna, Ronaldo, Adriano, Lorenzi, Ibrahimovic ed Eto’o. In ogni caso, il capitano dell’Inter di oggi taglierebbe il nastro dei 50 gol prima di altri grossi nomi: tra questi Mazzola e Milito (50 gol in 110 partite), oppure Sosa (in 103), Palacio (108), Matthaus (122), Cruz (126) e Aldo Serena (133).

Parlando sempre di gol, nella testa di Icardi c’è altro oltre a questo record. Dopo aver staccato il traguardo delle 10 reti in campionato, nel mirino - distante solo due step - c’è il paletto dei 15, che significa raggiungimento di bonus previsti nel suo contratto, allungato qualche tempo fa fino al 2019. Maurito vorrebbe replicare i 22 gol che gli hanno regalato il titolo di cannoniere (in coppia con Toni) lo scorso anno, ma l’obiettivo - se non impossibile - resta davvero complicato. Detto ciò, la media del numero 9 nerazzurro rimane spaventosa: anche contro il Torino, i palloni indirizzati verso la porta sono stati due, ovviamente il rigore e poi il colpo di testa sul quale Padelli ha compiuto un mezzo miracolo.

Icardi sogna i 50 gol e vede davanti a sé un futuro sempre nerazzurro. "Il suo nome - scrive la Gazzetta dello Sport - è accostato a vari club per il futuro ma il suo futuro lui lo vorrebbe vedere in nerazzurro. Chiaro che a fine stagione società e giocatore si dovranno mettere a tavolino a studiare la situazione, sia perché la Champions a meno di miracoli non arriverà e sia perché invece squadre che faranno la Champions potrebbero bussare alla porta dell’Inter".

(Gazzetta dello Sport)