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Inter, c’è meno autostima. A fine primo tempo la squadra era in ansia per…

L’Inter gioca bene e vince contro il Chievo, ma l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, analizzando la prestazione dei nerazzurri, evidenzia alcuni problemi nel carattere della squadra, che trova la via del gol con molta...

Alessandro De Felice

L'Inter gioca bene e vince contro il Chievo, ma l'edizione odierna della Gazzetta dello Sport, analizzando la prestazione dei nerazzurri, evidenzia alcuni problemi nel carattere della squadra, che trova la via del gol con molta difficoltà:

"Mancini ha cambiato ancora, piazzando Palacio nel tridente con Eder e Icardi e rispolverando Kondogbia in mezzo e Nagatomo sulla destra. Ma che non sia (solo) questioni di uomini è lampante. Quanta autostima abbia perso l’Inter durante il breve e incidentato cammino del nuovo anno lo si vede anche dall’avvio titubante. Manovra lenta e a tratti impacciata nonostante l’assoluta morbidezza del Chievo a centrocampo. Dove persino Birsa sembrava imbrocchito di colpo. Un Chievo che ha perso molto del suo Dna in questo periodo (poca corsa, poca grinta), anche per le assenze importanti in coincidenza con le partite con le big. Solo che con la Juve, e in casa, questo Chievo in tutta la gara era entrato in area 5 volte. Qui, pur senza mai arrivare al tiro, già nel primo round ha avuto un paio di chance in ripartenza che potevano diventare pericolose. L’Inter si è rianimata dopo 10 minuti di nulla quando Icardi ha messo in mezzo una buona palla per Eder, che ha trovato pronto Seculin. L’esordiente si farà trovare pronto molte altre volte, perché da lì in poi l’Inter ha preso in mano la partita: possesso palla imbarazzante, parecchie occasioni, una clamorosa con Icardi (vogliosissimo da subito) dove Seculin ha sfornato la prodezza d’istinto. E insomma alla fine della prima parte l’Inter è rimasta con le briciole in mano, con quel problema del gol che bruciava e portava ulteriore ansia".