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Inter, ecco quanto ti costerebbe esonerare Spalletti. Successore? Il nome più ricorrente…

La riflessione dei colleghi della Gazzetta dello Sport

Daniele Vitiello

L'esonero di Luciano Spalletti, come già detto, non è un tema al quale l'Inter sta pensando in questo momento e molto difficilmente potrebbe prenderlo in considerazione anche in caso di sconfitta nel derby. Diversa, però, è la posizione del club nerazzurro in riferimento alla prossima stagione e la Gazzetta dello Sport ha provato a fare due calcoli sull'eventuale divorzio: "All’Inter è l’ora dei conti, tecnici ed economici. I due aspetti vanno di pari passo. Prendiamo il caso di Luciano Spalletti e del suo staff, sotto contratto sino al 2021. Basta questa constatazione per mettere a fuoco le esigenze del club della famiglia Zhang. Prima di prendere qualsiasi decisione sul tecnico il management nerazzurro sa bene che la separazione può costare anche 25 milioni. Sì, perché al lordo l’allenatore interista e il nutrito gruppo di collaboratori ha in totale stipendi per oltre 12 milioni a stagione. E in caso di separazione non sono prevedibili sconti particolari". 

Una cifra ingente, che però non frenerebbe il club di corso Vittorio Emanuele: "È altrettanto evidente, però, che i progetti nerazzurri vanno avanti a prescindere. Il traguardo della qualificazione in Champions è troppo importante per cercare nuovi scossoni in corsa e la prova di forza con Icardi è un segnale di attenzione per il tecnico, per aiutarlo a tenere unito il gruppo in questo delicato finale. Allo stesso modo l’a.d. Beppe Marotta è molto attento a quei tecnici che possono fare al caso dell’Inter in vista di un nuovo ciclo. In queste settimane il nome più ricorrente è stato quello di Conte, ma non sono mancati neanche i riferimenti ad Allegri, mentre la candidatura di Mourinho trova spazio in particolare tra i nostalgici del Triplete. Ora come ora tutto va letto nell’ambito delle ipotesi, visto che il domino delle grandi panchine ha concesso sinora solo la mossa del ritorno di Zidane al Real Madrid. I verdetti degli imminenti quarti di Champions daranno impulso alle manovre vere e proprie per le panchine più ambite. E i vertici interisti sono formalmente iscritti a questa corsa speciale: chi punta al meglio deve fare i conti con una concorrenza al top. Nel caso di Antonio Conte, ad esempio, bisogna guardarsi dalle lusinghe della Premier League. L’allenatore leccese aspetta di capire le mosse dello United prima di concretizzare altre intese e Marotta ha l’esperienza per evitare passi falsi in questo momento decisivo. Ricordando che solo con l’accesso certo alla Champions può permettersi una prima scelta per la successione a Spalletti". 

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