Più che la sconfitta, in casa Inter a tenere banco sono ancora le dichiarazioni di Antonio Conte. Al termine della gara contro il Borussia Dortmund, l'allenatore nerazzurro si è reso protagonista di alcune dichiarazioni che secondo il Corriere della Sera, hanno avuto come obiettivo club, giocatori e ambiente. "La sorpresa della società, le ragioni di Antonio Conte, l’equilibrio di Beppe Marotta. L’Inter non deflagrerà per la sconfitta di Dortmund né per lo sfogo pesante del tecnico. È fuori strada chi pensa a una contrapposizione tra l’allenatore e l’ad nerazzurro. Il rapporto è saldo, di fiducia. L’obiettivo dell’allenatore era far aprire gli occhi all’ambiente Inter, a chi pensava di aver colmato il gap con la Juventus e le big europee. La possibilità di vincere invece Conte la vede, per questo la sconfitta di Dortmund gli brucia il doppio. Pregiudica il cammino in Champions (ora ci si qualifica di certo e senza far calcoli solo con due vittorie), ma un’eventuale eliminazione sottrarrebbe risorse vitali per il mercato. La preoccupazione di Conte sono proprio i prossimi due mesi e come arriverà a gennaio. Con una rosa così ristretta tenere il passo della Juve non è semplice. L’obiettivo è ritrovarsi a gennaio attaccati alla Juventus, così da avere un’arma in più da spendere con la proprietà per tentare davvero di vincere subito lo scudetto".
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Inter, fuori strada chi pensa a lotte interne. Questo il “pacchetto Conte”, Marotta sa…
Il rapporto tra il dirigente nerazzurro e l'allenatore è saldo. A gennaio si interviene sul mercato
"CHI DEVE CAPIRE - "Spero che questo tipo di partite facciano capire alcune cose a chi le deve capire". Su questo c’è stato un confronto ieri ad Appiano Gentile tra Conte, Marotta, Oriali e Ausilio. Servono rinforzi, anche perché quando il tecnico dice «mi sono fidato di alcune situazioni» si riferisce alla rosa attuale. Sperava che certi elementi facessero un salto di qualità, ma non c’è stato. In estate aveva chiesto gente esperta come Dzeko, Llorente e Vidal. La proprietà ha fatto un mercato importante, ma incompleto e s’era già visto a Barcellona e nella partita con la Juve: per certi livelli servono i giocatori giusti. Marotta da settimane deve fare da pompiere, sa stare vicino al tecnico e sa, soprattutto, che il «pacchetto Conte» comprende anche sfoghi duri. L’ex c.t. ha quel carattere: lo porta a vincere, ma anche a fare di testa sua. Il tecnico si è reso conto di aver trasceso nella forma, la sostanza però rimane. L’ad nerazzurro si adopererà per andargli incontro, per mettergli a disposizione tre giocatori di livello internazionale a gennaio, non rincalzi numeri: quelli non servono a nessuno".
(Corriere della Sera)
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